Aereo schiantato, fu un tragico errore umano
I periti sull'incidente del 2007: il pilota dell'aliante virò quando aveva ancora la corda del traino attaccata
Fu un errore umano del pilota dell’aliante: doveva staccare la fune e poi virare, ma fece la manovra senza essersi accertato che la corda si fosse realmente staccata, e in questo modo sbilanciò l’aereo a motore che lo stava trainando sul Campo dei fiori di Varese, e lo fece precipitare a terra. E’ la conclusione, molto netta, a cui sono giunti i due consulenti della procura, nel processo sullo schianto che uccise il pilota Francesco Tamborini nel 2007.
Il pm Agostino Abate ha affidato la perizia a due militanti in pensione, il colonnello Aldo Rossi e il generale Giampaolo Canattieri, che hanno studiato la carte, e ispezionato l’aliante che rientrò all’aeroclub Adele Orsi di Calcinate del pesce, guidato dall’imputato Valerio Fusetti (accusato di omicidio e disastro colposo). I due esperti hanno controllato sia lo stato della fune, che i resti del velivolo schiantatosi sulla punta del Campo dei Fiori. Rispondendo alle domande del pm e della difesa in aula, entrambi hanno confermato la stessa versione. Dalle analisi appare chiaro che la corda si spezzò perché il pilota dell’aliante non azionò correttamente le leva che fa sganciare la fune. In quel momento, gli aerei erano a circa 1000 metri sul livello del mare, come prescrive il protocollo di volo dell’aeroclub, ma il velivolo a motore era molto vicino ala vetta della montagna e non ebbe il tempo di fare una manovra di emergenza.
«Fu non tanto l’errore di sgancio a causare l’impatto, bensì la virata che l’aliante fece quando ancora la corda era attaccata a destabilizzare l’aereo che trainava» hanno riferito gli esperti. Gli tolse, dicono, la portata di volo. La velocità crollò all’improvviso e l’aereo si trasformò in un mattone.
E’ per questo che i rottami furono disseminati nell’arco di pochi metri; la caduta fu quasi una picchiata. La corda, inoltre, si attorcigliò sugli alberi, dando una seconda scossa all’aereo che cadeva. La regola aurea che non fu rispettata è questa: non si può fare la virata (che deve essere verso destra) fino a quando non si ha la certezza che la corda si sia staccata, ovvero si nota la fune che a spirale si dirige in avanti, percependo tra l’altro il senso di rallentamento tipico in questi casi. Quanto all’aereo a motore, andava pianissimo, poco sopra la fase di stallo, ma è la velocità di crociera che si segue sempre in questi casi.
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