Berlusconi si è dimesso

Approvati nel pomeriggio di sabato 12 novembre i decreti di bilancio e stabilità: 380 sono stati i voti a favore, 26 i contrari e due le astensioni. Ora, secondo gli accordi con napolitano, il presidente del Consiglio dovrebbe rassegnare le dimissioni

Silvio BerlusconiLa Camera dei deputati ha approvato nel pomeriggio di sabato 12 novembre 2011 i decreti di bilancio e stabilità: 380 sono stati i voti a favore, 26 i contrari e due le astensioni. 
I deputati del Pd non hanno votato, l’Idv ha votato contro, l’Udc e Fli a favore.
Subito dopo il varo della legge di stabilita’ è convocato il consiglio dei ministri.
Dopodichè il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si rechera’ al Quirinale per dimettersi. Secondo ambienti della maggioranza, questo avverrà stasera dopo l’ufficio di presidenza del Pdl, intorno alle 20.30.
Domenica poi il capo dello Stato procederà con le consultazioni per arrivare, probabilmente nello stesso giorno, ad assegnare il nuovo incarico.

Ore 21.42: Berlusconi si è dimesso
Ore 21.30: "I cambiamenti nei governi greco e italiano sono positivi. I nuovi governi in Italia e in Grecia attueranno le riforme necessarie". Lo ha detto il presidente americano Barack Obama all’Apec

Le decisioni del vertice Pdl
Secondo indiscerzioni l’ufficio di presidenza del Pdl sarebbe orientato a dare il via libera al governo Monti ma a condizione che il neosenatore a vita non si candidi quando si tornerà al voto. Stesso paletto il Pdl vuole porlo per tutti i ministri che faranno parte della squadra di governo.

Ore 21: Berlusconi è al Quirinale

Ore 20.50: Silvio Berlusconi ha lasciato Palazzo Grazioli e sta per raggiungere Napolitano al Quirinale

Ore 19.40: Piazza del Quirinale si affolla in attesa delle annunciate dimissioni del presidente del consiglio Silvio Berlusconi

Ore 19.40: Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha "preannunciato che si recherà al palazzo del Quirinale per rassegnare le dimissioni dall’incarico". E’ quanto si legge nella nota diramata dopo il consiglio dei ministri.

Ore 19.38: Iniziato a palazzo Grazioli l’ufficio di presidenza del Pdl che dovrà decidere la linea del partito in vista delle dimissioni del premier e della probabile formazione di un governo tecnico guidato da Mario Monti.

Ore 19.30: Il deputato del Pd Daniele Marantelli: «Oggi siamo in presenza di una giornata storica perchè si chiude una pagina lunghissima durata 17 anni. Terminata con un paese sull’orlo del baratro. Portato lì da una crisi internazionale ma giunta a questa gravità anche per un governo che l’ha sottovalutata e negata e che ha via via acquisito un discredito internazionale che ha fatto pagare un prezzo durissimo al nostro paese». Le dichiarazioni

Ore 19.20: Silvio Berlusconi ha raggiunto Palazzo Grazioli ed è stato pesantemente contestato dalla folla che urlava ‘buffone, buffone’ al passaggio della sua automobile

Ore 19.10: Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha lasciato Palazzo Chigi dall’entrata posteriore. L’uscita del presidente del Consiglio è stata accolta da urla della folla, che gridava ‘Vattene, vattene ladro’. Tante le persone corse dietro alle auto di scorta del premier a piedi, che si sono riversate su via del Corso

La Lega e le dichiarazioni di Maroni:
Le dichiarazioni di Maroni: «Queste sono le ultime parole da ministro dell’interno – ha spiegato Roberto Maroni a giornalisti –  Lunedì ci sarà un altro consiglio dei ministri a cui io sicuramente non parteciperò, perchè la Lega non lo sosterrà. Io non capisco perchè quando si è dimesso Zapatero, le elezioni erano l’unica soluzione possibile. E ora dicono tutt’altro. Io penso invece che ogni esercizio di democrazia non è tempo perso».
Dopo l’incontro con Monti di oggi pomeriggio Berlusconi ha visto i ministri della Lega, Maroni e Calderoli, nella Sala del Governo di Montecitorio. Il premier avrebbe chiesto al Carroccio di valutare insieme cosa fare ma la richiesta non avrebbe sortito alcun effetto. Bossi«con Monti la Lega sarà all’opposizione. Come si fa a sostenere un governo che farà portare via tutto, che privatizzerà le municipalizzate?».

Ore 19: Numerosi cittadini sono riuniti fuori dai palazzi delle istituzioni. Alcuni militanti del Pdl aspettano il presidente del consiglio per un saluto di conforto. Tanti altri festeggiano: i manifestanti guidati dal gruppo "Resistenza musicale permanente" gridano slogan contro il premier e il governo pronti ad intonare "l’Hallelujah!". I cittadini molto rumorosi sventolano bandiere tricolore e cartelli con slogan "Bye Bye Silvio", "Dimissioni" e intonano cori "Te ne vai o no, te ne vai si o no" con la speranza di vedere l’auto blu del cavaliere.

Ore 18.57: È finito il consiglio dei ministri nel quale si era riunito il presidente Berlusconi. Il cinsiglio è durato 35 minuti

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Pubblicato il 12 Novembre 2011
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