Bignasca racconta il suo “Risiko” in tv
Il leader della Lega dei Ticinesi racconta il suo sogno a Espansione Tv. Ma quanta credibilità bisogna dare alle sue parole?
«L’idea sarebbe di includere innanzitutto la Valtellina, punto di partenza per l’espansione. Poi, si dovrebbe procedere anche con i territori di Como, Varese, Lecco fino a includere anche la provincia di Verbano-Cusio-Ossola». Non è una strategia di Risiko in stile local ma sono le parole di Giuliano Bignasca che, nel corso di un’intervista a Espansione Tv, ha tracciato i confini di un ideale Canton Ticino. Dichiarazione che ha scatenato le reazioni dei lettori che hanno inviato centinaia di commenti su Facebook e VareseNews. C’è chi vorrebbe l’annessione immediata e chi respinge la proposta al mittente che a sostegno della sua tesi ha presentato anche i calcoli: «Si tratta di circa 900mila abitanti del Varesotto, 590mila di Como, 338mila del Lecchese – ha aggiunt Bignasca – Ma anche i 182mila della Valtellina e i circa 170mila della provincia piemontese. La popolazione svizzera aumenterebbe di oltre 2 milioni di persone».
La strategia di Bignasca – «Nessun carro armato. Non comando io. Sarebbero necessari un cambiamento della Costituzione e votazioni ad hoc da parte dei territori coinvolti. E sono certo che l’80% dei valtellinesi sarebbe già pronto a cambiare casacca. Abbiamo anche avuto modo di esporre in quei territori, con successo, questa ipotesi. Discorso leggermente più complesso per quanto riguarda le altre province italiane. Noi siamo pronti. Aspettiamo e vediamo cosa succederà. Il sogno sarebbe di riuscire a far rientrare in questo piano anche il territorio bergamasco Vedremo se e come si potrà intervenire».
L’alleanza con il Carroccio – Per realizzare il suo sogno Bignasca chiederà il sostegno dell’amico Umberto Bossi: «Questa operazione, ovviamente, dovrà essere sottoposta alle popolazioni interessate. Personalmente, non ho ancora parlato con l’amico e leader della Lega Nord, Umberto Bossi. Lo farò quanto prima».
Bignasca è ormai celebre per le sue dichiarazioni forti, ma quanta credibilità dobbiamo dare alle sue parole? È questa la domanda che abbiamo posto, pochi giorni fa al direttore del Corriere del Ticino, Giancarlo Dillena. (guarda l’intervista video) «Bisogna distinguere – ci aveva risposto il direttore – fra cose che solitamente si mischiano. C’è un problema che è quello dei frontalieri che la Lega interpreta come tema caldo, c’è la questione dei ristorni da versare ai comuni di frontiera e che per questi enti sono una risorsa importante e anche qui si è toccato un nervo scoperto. Tutto ciò si inserisce in uno sfondo che vede un acceso scontro con Tremonti, caratterizzato da rapporti non simpatici anche perchè si conoscono le relazioni che il ministro aveva in passato con la piazza finanziaria del Canton Ticino. Bignasca ha saputo intercettare il pensiero di una maggioranza, in passato marginale e poco considerata. Lui le spara grosse per attirare attenzione poi i suoi portano avanti delle questioni concrete».
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