Contro l’inquinamento arriva la “targa” per le caldaie
È uno dei provvedimenti disposti da Regione Lombardia, oltre all'obbligo di filtri sui mezzi Diesel da cantiere. Intanto il Comune Milano parte con il blocco degli Euro 3 e si prepara al varo dell'Area C, lo stop ai veicoli nella cerchia dei bastioni
Come ogni inverno, si torna a parlare della "emergenza" inquinamento. "Emergenza" consueta, visto che ogni anno quasi tutte le città del bacino padano soffrono per le polveri sottili – e non solo – oltre i limiti (nella foto: la cappa di smog sulla pianura, vista dal monte Penice, PC). Ora in Lombardia, insieme alle caldaie inquinanti e ai motori delle auto, il dibattito sulle misure di contenimento si riaccende, con tanto di contrapposizioni politiche, ad esempio tra Comune di Milano (governato dal centrosinistra) e Regione Lombardia (centrodestra). Il Comune di Milano vara il blocco dei veicoli Euro 3 (con fasce orarie più contenute rispetto a quanto previsto inizialemente) e impone l’abbassamento della temperatura del riscaldamento da 22 a 21 gradi, mentre si prepara al lancio dell’Area C da gennaio (divieto di circolazione nella cerchia dei bastioni), la Regione sottolinea la necessità di misure strutturali che tocchino anche il riscaldamento e le emissioni industriali. La Giunta regionale lombarda ha varato un pacchetto di nuovi provvedimenti, che hanno carattere strutturale. Queste le novità.
Caldaie domestiche, sia individuali sia di condominio: saranno tutte "targate" con il bollino blu e un numero di codice, così da scongiurare il rischio di mancate manutenzioni. Viene incentivata con 19 milioni di euro l’installazione di pompe di calore in edifici pubblici (si tratta di 120 progetti). Inoltre i limiti lombardi alle emissioni degli Impianti di produzione di energia, già molto più severi delle norme italiane, vengono ulteriormente abbassati e applicati a tutto il territorio regionale.
Veicoli e mobilità: incentivi (2 milioni) anche per mettere il filtro antiparticolato ai mezzi diesel di cantiere (ruspe ecc.) le cui emissioni sono considerevoli. Accordo con l’ACI punta a diffondere e a rendere più incisiva la figura del Mobility Manager sia "d’area", sia aziendale, per introdurre modalità efficaci e virtuose negli spostamenti casa-lavoro: la figura era già prevista dalla legge ma fino ad oggi ha trovato ben poca applicazione. In vista di Expo, verrà varato un piano di sperimentazione della mobilità elettrica.
Settore industriale e altri interventi di programmazione: 4,2 milioni sono stanziati per realizzare il primo Laboratorio italiano per la geotermia. Verrà sviluppata una rete di monitoraggio delle emissioni dei camini industriali (SME), operativa dal 1 gennaio del 2013, che affiancherà la rete esistente di centraline per la rilevazione degli inquinanti in atmosfera. Infine, è pronto per il varo il PRIA, Programma regionale di interventi per la qualità dell’aria nei macro-settori: sorgenti stazionarie e uso razionale dell’energia; trasporti e mobilità; agricoltura e aree forestali.
Il presidente della Regione Roberto Formigoni ha ricordato anche quanto già fatto o programmato. 200 milioni in 10 anni – per la sostituzione dei veicoli inquinanti con mezzi più moderni e a minor impatto, l’applicazione dei filtri antiparticolato, l’installazione degli impianti a metano e a gas sui veicoli. Formigoni ha rivendicato anche il grande impegno di sviluppo del trasporto pubblico, in particolare su ferro, con l’acquisto di nuovi treni e lo sviluppo delle linee S, tema molto sentito anche dai pendolari che da mezza Lombardia si riversano ogni giorno a Milano e immediato hinterland. Dal 2001 al 2011 in Lombardia si è passati da un traffico di 28 milioni di treni/km a 39 milioni, con una crescita del 40 per cento e da 350.000 a 650.000 passeggeri al giorno, con un aumento dell’85 per cento. Da citare inoltre le 6 nuove stazioni della metropolitana di Milano, il car sharing elettrico e il finanziamento per i taxi più ecologici.
Tra le misure attualmente in vigore Formigoni ha ricordato: il divieto di uso dell’olio combustibile (pari a 200 tonnellate all’anno di minori emissioni), il divieto di combustione non
adeguata della legna, la diffusione delle energie rinnovabili, i limiti molto severi per le emissioni dai grandi impianti, le limitazioni alla circolazione dei veicoli inquinanti (benzina Euro 0 e Euro 1, diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2, motocicli Euro 0, per 180 giorni, dal 15 ottobre al 15 aprile, per 12 ore al giorno, 7.30 – 19.30).
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