Genova, in ginocchio. Allagamenti anche in Piemonte
Divieto di circolazione nel capoluogo ligure di nuovo sotto la pioggia. Preoccupazione nel savonese e nello spezzino. In Piemonte, ingrossati Scrivia, Tanaro ed Erro
Dalle sette di questa mattina, sabato 5 novembre, a Genova è in vigore il blocco totale della circolazione privata. Sulla città continua a piovere. Secondo quando riferisce Genova24.it attorno alle 13 si sono vissuti attimi di panico a causa di una briglia a monde del fiume Ferreggiano che stava per cedere. Immediatamente sono scattate le opere di evacuazione della zona, da Quezzi a Marassi e il divieto di transitare a piedi e in macchina nei dintorni. Dopo qualche decina di minuti, però, il pericolo è rientrato.
Ieri, in poco meno di 12 ore, sono caduti 300 millimetri di acqua, una quantità che è pari a un terzo della quantità che annualmente si riversa sulla città. È stato definito uno tsunami che ha messo il capoluogo ligure in ginocchio. Le scuole questa mattina sono chiuse e così i negozi.
Temporali, allagamenti e mareggiate si sono registrati la notte scorsa sul savonese. Le situazioni più gravi si sono registrate a Cairo Montenotte, in Valbormida. Invasi dall’acqua scantinati, garage, locali a piano terra anche a Cairo Montenotte, Bragno, Millesimo, Cengio. Onde anomale hanno colpito Alassio e Albenga, Varazze e Celle Ligure. Sotto stretta sorveglianza lo spezzino, nelle zone colpite dall’alluvione della scorsa settimana. Parzialmente evacuata Borghetto e Brugnato, in Val di Vara, dove è stato dato l’ordine di abbandonare i piani bassi delle case e di non uscire di casa fino a comunicazione contraria. Sgombrate Monterosso e Vernazza.
Il maltempo sta creando disagi anche nell’alessandrino, in particolare nella zona di Ovada dove sono caduti quasi 300 millimetri di acqua: massima attenzione per i livelli dei fiumi ingrossati, in particolare lo Scrivia l’alto Tanaro e l’Erro. Straripato il fiume Bormida. L’ultimo bollettino di protezione civile assegna il livello 3, il più alto, a quasi tutta la regione per le prossime 36 ore. Il codice rosso riguarda la zona pedemontana e nord di Torino, valli di Lanzo, Sangone, Canavese, Valsusa, Chisone, Pellice. Livello 3 anche sulla città di Torino dove si monitora il livello del Po e si temono frane soprattutto in collina. Stesse preoccupazioni per il Cuneese e la Val Bormida. Preoccupazione anche in valsesia dove si prevede la chiusura dells cuole per lunedì. Il presidente della regione Cota ha invitato i piemontesi a non prendere l’auto. Si pensa alle chiusure delle scuole per lunedì.
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