Germania, Francia e Spagna: quasi un terzo dell’export varesino
L’Unione Industriali organizza un incontro per presentare alle imprese le modalità più efficaci per accedere a tre dei principali mercati di riferimento dell’economia locale
Tre Paesi che da soli rappresentano il 30% delle esportazioni varesine: Germania, Francia e Spagna. È a questi mercati che è dedicato un incontro tecnico di informazione dedicato alle imprese del territorio, promosso dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e che si terrà giovedì 1° dicembre 2011, alle ore 9, nella Sede di Gallarate dell’associazione (Via Vittorio Veneto 8/D).
Come accedere a Paesi così strategici per l’economia locale? Come ritagliarsi presenze commerciali importanti all’interno di mercati che, pur maturi, possono ancora giocare un ruolo fondamentale nella crescita dell’industria del Varesotto? È a queste domande che, con piglio molto pratico, cercherà di rispondere l’incontro che si inserisce all’interno del ciclo inFORMARSI, corsi di aggiornamento gratuiti per il personale delle imprese associate all’Unione Industriali.

Il tutto con lo sguardo rivolto alle performance che l’industria varesina ha saputo mettere a segno in questi mercati negli ultimi mesi. Francia e Germania, ormai da anni, si contendono il primo e secondo posto nella classifica dei Paesi di destinazione dell’export locale. A fine 2010 la Francia l’aveva spuntata con 1,081 miliardi di euro di export contro i 998,4 milioni della Germania. Vittoria al fotofinish. Per il momento ribaltata nei primi sei mesi del 2011 in cui le vendite varesine nel mercato tedesco sono cresciute di più di quelle con sbocco il mercato transalpino: +23,8%, contro +0,8%, rispetto allo stesso periodo del 2010. Risultato parziale: 593,9 milioni di export varesino in Germania (13% del totale provinciale), 554,6 quello con destinazione la Francia (con quota del 12,1%). I due paesi sono dunque strategici e gli aumenti testimoniano gli spazi di crescita ancora a disposizione delle imprese.
Anche quello spagnolo rappresenta uno dei mercati più importanti per le esportazioni della provincia di Varese. Nel 2010, infatti, il Paese iberico si è confermato il quinto partner in termini di export piazzato, per un valore di 470,2 milioni di euro (oltre a Francia e Germania le imprese varesine hanno fatto meglio solo in Svizzera e Stati Uniti). Nei primi sei mesi del 2011, però, la crisi che vive la Spagna ha evidentemente pesato sul flusso delle esportazioni, calate del 12,4% rispetto al primo semestre del 2010. A fine giugno di quest’anno il valore delle merci varesine vendute era fermo a 203,7 milioni di euro.
Pur rappresentando da soli un terzo dell’export varesino, non bisogna poi dimenticare che ai vicini mercati tedesco, francese e spagnolo, si affianca l’intera dimensione internazionale dell’imprenditoria varesina, sempre più orientata verso i mercati dell’Est o di altri continenti. Oltre ai già citati Stati Uniti (quarto partner commerciale per flussi di export) l’altro 70% delle esportazioni del territorio ha, infatti, come importanti mercati di riferimento anche la Cina, gli Emirati Arabi Uniti, il Brasile l’Arabia Saudita, l’India, la Turchia, la Russia tanto per citare alcuni dei nomi che stanno nei primi 30 della classifica.
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