Ho una mutazione genetica e ho elevate possibilità di avere il cancro
Barbara Mariani sarà ospite sabato 3 dicembre del convegno Donne e Salute per parlare della sua vita. Ha avuto tre volte il tumore al seno e sa di poterlo contrarre ancora
È meglio vivere ignorando cosa riserverà il futuro o essere consapevoli e accettare il destino?
«La risposta dipende da ognuno di noi. Io ho voluto sapere e prendermi cura di me. Non si può soccoimbere alla paura. la vita è troppo bella». Barbara Mariani ha 42 anni. Uncidi anni fa le diagnosticarono il suo primo tumore al seno. Dopo tre anni i medici ne scoprirono un altro e nel 2008 il terzo: « A quel punto il chirurgo mi propose di fare un controllo: avevo una mutazione genetica. Il mio geneBRCA2 era diverso ed era l’elemento scatenante del cancro».
Da quel giorno, Barbara sa di avere un corpo con delle debolezze: « La prima volta fu un vero shock: non ero mai entrata in ospedale in vita mia e mi sentii persa. Poi feci tutto il percorso di cura e entrai nel programma di controllo. Grazie alle visite pianificate trovarono il secondo tumore e poi il terzo. Davanti a queste esperienze hai due strade: soccombi o reagisci. E io ho iniziato a prendermi cura di me e non a "preoccuparmi". Ho scoperto che la vita vale la pena di essere vissuta appieno. Ho iniziato a voler bene al mio corpo con tutti i soui pregi e i suoi difettui. Ho superato chemio e radioterapia volendo vivere. Questa è una malattia che ti sconvolge ma ti costringe a metterti allo specchio e a interrogarti. Solo da una profonda conoscenza di se stessi, delle proprie paure e dei propri limiti può partire la lotta per la vita, trovando il coraggio di combattere e di affrontare a testa alta il proprio "nemico"».
Barbara ha iniziato così una vita piena e "partecipata". Ha deciso di aprire un blog per poter condividere le emozioni e le sensazioni di questa sua vita "meritevole di essere vissuta". « La paura della malattia mi ha costretto ad aprire gli occhi e a prendermi cura della mia anima. Ho iniziato a scrivere il blog per condividere le mie emozioni e le esperienze. Credo moltissimo nella condivisione e nella rete: solo dalla conoscenza nasce il coraggio per affrontare qualsiasi cosa. È una sensazione importante perchè sai di non essere sola in questa lotta.Non vale la pena nascondersi e morire di paura perchè ci sono molte altre donne che hanno lottato o stanno lottando».
Il suo blog è rivolto a quanti :" uomini e donne del mondo hanno vissuto un’esperienza forte come una malattia…(il cancro) e si trovano a riscoprire la vita, le difficoltà diventano delle opportunità».
La mutazione dei geni BRCA1/2 provoca nel 60-80% dei casi un tumore al seno o all’ovaio. Sottoporsi a un test permette di scoprire questa propensione e prevenire, grazie agli strumenti che offre la medicina, l’insorgere del tumore. Di solito, il test viene proposto a chi ha precedenti parentali: madri, sorelle, nonne, ma, come nel caso di Barbara, anche a chi si scopre facile vittima strada facendo.
L’esame genetico viene effettuato all’ospedale di Circolo, all’interno del reparto di anatomia e istologia patologica dalla dottoressa Ileana Carnevali, dell’equipe del professor Carlo Capella. La dottoressa da alcuni anni svolge questa importante attività di sostegno al centro di senologia grazie a una borsa di studio che annualmente si rinnova grazie al contributo della Provincia e degli Alpini di Venegono: « Dal prossimo anno – annuncia la presidente di Caos Adele Patrini – questa attività diventerà parte integrante dell’azienda ospedaliera che ha deciso di strutturare il servizio». Una notizia importante che verrà comunicata ufficialmente sabato 3 dicembre all’interno di "Donne & Salute", un momento di promozione culturale, voluto da Provincia e Caos nella sala covgeni Ambrosoli di Villa Recalcati, per parlare di donne e di rischio oncologico: « Nel nostro territorio si registrano 800 nuovi casi all’anno – ricorda Adele Patrini – di questi almeno 3 sono legati a fattori ereditari. Chi è portatrice, perchè ha mutato questi due geni, ha elevatissime prossibilità di sviluppare il cancro. Dobbiamo far sapere che la scienza può abbassare questa quota di rischio».
Tra i relatori ci sarà Barbara Mariani e la dottoressa Ileana Carnevali. Allieterà la giornata il coro "La Dinarda" che accenderà anche le luci di Natale.
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