I fratelli Castiglioni raccontano 49 avventure d’Africa

Verrà presentato sabato 26 novembre l'ultimo libro dei due esploratori e archeologi che in terra africana, tra spedizioni etnografiche, documentaristiche, scavi ed esplorazioni hanno trascorso un’intera vita

Quarantanove Racconti d’Africa”, quarantanove racconti dalle avventure dei fratelli Castiglioni esploratori e archeologi, che in terra africana, tra spedizioni etnografiche, documentaristiche, scavi ed esplorazioni hanno trascorso un’intera vita.
È il titolo dell’ultimo libro scritto dai due gemelli varesini Alfredo e Angelo per Nomos Edizioni che verrà presentato sabato 26 novembre alle 15.30 presso l’aula magna dell’università dell’Insubria in via Ravasi.

Tutto ebbe inizio alcuni anni fa, quando Alfredo e Angelo Castiglioni, attingendo al loro sterminato archivio di appunti, fotografie, filmati, accolsero la proposta dello storico quotidiano di Varese, “La Prealpina”, di pubblicare una serie di ampi articoli sulle loro pluridecennali esperienze di esploratori e ricercatori in Africa. L’apprezzamento riscosso dai testi e dalle suggestive istantanee che li accompagnavano e soprattutto la decisione di dare continuità e vita meno “fuggevole” a un patrimonio di avventure ed emozioni, ma insieme di conoscenze e informazioni, hanno motivato questa pubblicazione che raccoglie buona parte di quegli interventi.
Nasce così un volume composto da più di 360 pagine e riccamente illustrato da oltre 150 fotografie in bianco e nero e a colori.
Per oltre cinquant’anni i due fratelli hanno condotto moltissime spedizioni e ricerche nel Continente Nero, realizzando accurati documentari, reportage fotografici e film lungometraggio come Africa segreta (1969), Africa ama (1971) e Magia nuda (1976), con il commento di Alberto Moravia, Africa dolce e selvaggia (1982).
Numerose anche le loro pubblicazioni, tra le quali si ricordano: La città fantasma (2003), Madre Africa (1995), L’Eldorado dei faraoni con Jean Vercoutter (1995), Nubia. Magica terra millenaria (2006), C’era una volta l’Africa (2010) e il recente "Pagine di magia africana" (2011).

Attualmente operano in Eritrea
, sul sito di Adulis. Il loro nome è inoltre legato al ritrovamento, nel deserto della Nubia orientale, dell’antica Berenice Pancrisia, la “città dell’oro”. Insigniti nel dicembre 1991 della medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte con decreto del Presidente della Repubblica italiana, hanno ricevuto riconoscimenti dal Comune di Milano (Ambrogino d’oro), dalla Regione Lombardia (Sigillo Longobardo), dall’Accademia di Francia; sono membri della Sudan Archaeological Research Society di Londra.

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Pubblicato il 22 Novembre 2011
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