Italia-Uruguay, commercio più forte passando da Saronno
Inaugurata la nuova associazione alla presenza del ministro degli esteri uruguaiano e del sindaco Luciano Porro, presidente un saronnese che ha passato la vita nel paese sudamericano
Un associazione nazionale per rafforzare il rapporto commerciale tra l’Italia e l’Uruguay. La sede è a Saronno, in via Mazzini ed è stata inaugurata martedì mattina alla presenza del sindaco Luciano Porro e del ministro uruguaiano degli affari esteri Orge Cassinelli, e del console uruguayano in Italia, Orge Sere. Presidente dell’associazione Aldo Castelnovo, originario di Caronno Pertusella ma che ha passato la vita in Uruguay dopo che il padre vi si era trasferito per lavoro al termine della seconda guerra mondiale. (nella foto da sinistra: il ministro uruguayano Orge Cassinelli, il sindaco Luciano Porro e il presidente dell’associazione Aldo Castelnovo)
Oggi Castelnovo ha un’impresa di import export ed è lui che ha fortemente voluto mettere in piedi questa associazione. «Sicuramente ci aspetta un grande lavoro per migliorare le relazioni commerciali – ha spiegato -; relazioni che speriamo diventino ben altro rispetto a quello che è stato fino a oggi. La città di Saronno è il luogo ideale per questo tipo di scopo, percheè si trova a metà strada tra Malpensa e Milano, anche in vista dell’importante appuntamento dell’Expo 2015. Il nostro scopo è facilitare e migliorare lo scambio economico e commerciale tra gli imprenditori delle due nazioni, in entrambe le direzioni».
Sulla questione è intervenuto anche il ministro degli affari esteri Cassinelli: «Viviamo in un mondo altamente competitivo, speriamo si crei una fattiva collaborazione tra i due stati, per un processo di integrazione internazionale che aiuti anche l’Uruguay a crescere nei rapporti con l’Europa. Non solo dal punto si vista economico finanziario ma anche dal punto di vista delle relazioni». Soddisfatto anche il sindaco di Saronno: «In Uruguay ci sono molti italiani: voi avete consentito a tanti nostri emigrati di trovare casa e lavoro, ora l’augurio è che ci possa essere una reciproca voglia di crescere dei nostri paesi. Per un futuro migliore di quello che stiamo vivendo in questo momento».
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