La politica punta su Monti
Un no al sostegno di un governo guidato dall'economista arriva invece dall’Italia dei Valori e dalla Lega Nord. Dubbi anche all'interno del Pdl
La politica punta sempre di più verso Mario Monti. Dopo i segnali inequivocabile del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ieri al termine di una giornata disastrosa per la tenuta finanziaria del paese ha precisato l’ineluttabilità delle dimissioni annunciate dall’attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e nominato senatore a vita Mario Monti, anche oggi sono numerosi i politici che hanno indicato nella figura dello stimato economista italiano il profilo adatto ad assumere la guida del nuovo governo.
Il premier Berlusconi, dopo aver aperto all’ipotesi di un nuovo governo guidato da Monti (Per il Cavaliere il sostegno a Monti sarebbe ormai "ineludibile"), deve ora ascoltare i big del partito per trovare una posizione unitaria: nel Pdl, infatti, alcuni ex Fi ma soprattutto l’area degli ex An non è d’accordo sull’ipotesi di sostenere un governo tecnico e insiste sulla necessità di tornare a elezioni.
Intanto in mattinata Paolo Berlusconi ha lasciato palazzo Grazioli dove il premier questa mattina ha incontrato anche Fedele Confalonieri, entrambi dirigenti delle aziende del presidente del Consiglio.
Un no al sostegno di un governo Monti arriva invece dall’Italia dei Valori e dalla Lega Nord.
“Noi – ha detto Roberto Maroni – passeremo all’opposizione e si apriranno scenari nuovi, anche se per la Lega non esiste altra strada che il ricorso alle urne. In 45 giorni – ha aggiunto – si può fare la campagna elettorale proponendo ricette dure e dolorose che dovranno essere votate dai cittadini, altrimenti il rischio è che ci sia un governo che imponga ricette che nessuno ha proposto in campagna elettorale".
Fermo il no di Antonio Di Pietro che ha spiegato: “un governo che risponde al sistema bancario, al sistema finanziario e addirittura a quello della speculazione. Non è il sistema degli interessi dei cittadini italiani che non sono fatti dalle banche. Bisogna distinguere la realtà dalla disinformazione che è ormai in mano al sistema bancario e finanziario".
Resta certo, infine, che domani ci sarà il debutto in Senato domani per Mario Monti nominato ieri dal Capo dello Stato senatore a vita. Da quanto si apprende da fonti del Senato Monti sarà in aula durante il voto sulla Legge di Stabilità a partire dalle 10,30.
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