Nocerina, il bel gioco che non paga
L'avversaria del Varese nel 17° turno di campionato è la squadra campana guidata da Auteri: tanti gol, tante occasioni, ma pochi punti finora
Quando il bel gioco non paga. Si potrebbe riassumere così l’inizio di campionato della neopromossa Nocerina, guidata da Gaetano Auteri, grande ex del Varese. Una squadra che gioca come faceva lo scorso anno: spregiudicata, fantasiosa, all’attacco. Solo che le cose non vanno come in Lega Pro, e i campani dopo 16 partite si trovano con soli 14 punti in classifica, frutto di 3 vittorie (tra le quali il 4-2 contro la Sampdoria), 5 pareggi e ben 8 sconfitte. La Nocerina segna tanto (22 gol fatti), ma subisce anche tanto (26 reti), segno dell’impostazione a viso aperto che i rossoneri mettono in campo. Spesso in vantaggio, sono parecchie le occasioni nelle quali la Nocerina si è fatta rimontare fino al pareggio (vedi l’ultimo match contro il Vicenza) o alla sconfitta (come contro il Grosseto), con gravi errori dei singoli che sono costati punti su punti ai ragazzi di Auteri.
La società del presidente Citarella ha scelto di confermare in blocco la squadra che ha ottenuto la promozione dalla Lega Pro, con pochi acquisti a puntellare la rosa (alcuni azzeccati, altri sbagliati in pieno). Viste le non perfette prestazioni delle ultime uscite, in porta il mister dei campani ha deciso di puntare sul giovanissimo Russo, classe 1989, preferito al veterano (e capitano) Gori. In difesa Di Maio (già 4 gol finora), De Franco e Pomante sono i fedelissimi della promozione, con Nigro (anche lui già in rossonero lo scorso anno) e Alcibiade (classe ’90, ex Gubbio) a rappresentare le alternative. In mezzo al campo Bruno, Sacilotto e De Liguori (che ha passato un’estate difficile dopo l’arresto per droga) sono i centrali, con Scalise e Bolzan larghi (alternative Del Prete e Marsili). In attacco c’è la più grande delusione, Gianvito Plasmati, arrivato con grandi attese ma ai margini della squadra e autore di poche pessime prestazioni. A fare la parte del leone ci pensa Castaldo, in gol finora 8 volte (5 su rigore), assistito dal giovane Farias (classe ’90, arrivato da Chievo Verona per farsi le ossa) e Negro, con i vari Catania, Petrilli, Caturano pronti a subentrare.
Auteri gioca con il 3-4-3, uno dei pochi a giocare con il modulo a tre dietro. La Nocerina gioca bene, ma raccoglie poco: grande mole di occasioni, altrettanto numerosi sprechi ed errori difensivi che costano carissimo. In mezzo al campo De Liguori è l’anima della squadra, con il brasiliano Sacilotto e le due ali chiamate al doppio compito di inserirsi e coprire le corsie laterali. In avanti Castaldo è una punta vecchio stile, ruvido e fisico, ma dotato di buoni spunti e presenza in area. A dargli una mano importante ci sono i due folletti Farias e Negro, bravi coi piedi e veloci, ideali per gli inserimenti dalle fasce. Dietro ci sono i problemi maggiori: il trio centrale spesso, se messo sotto pressione, sbaglia e in porta manca la sicurezza che Gori garantiva fino allo scorso anno. Russo è bravo e giovane, ma gli manca esperienza e il palcoscenico della serie B non è certo dei più semplici da affrontare. Di Maio è pericolosissimo su calcio piazzato e ne sono prova le 4 reti realizzate finora. Insomma, il Varese non deve farsi ingannare dalla classifica di questa Nocerina: nella serie cadetta ci sono squadre ben peggiori, e soprattutto con un dodicesimo uomo sugli spalti molto meno focoso di quello rossonero.
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