“Ora Gozzini ci parli dei problemi dell’ospedale”

La consigliera del Pd torna a chiedere al direttore generale dell'ospedale quali siano problemi e soluzioni per la struttura, dopo la lettera dell'utente dell'ospedale che aveva rimarcato il suo senso d'insicurezza

Il lettore che scrive a Varesenews, riportando la sua esperienza personale vissuta all’ospedale di Busto Arsizio, non sarebbe considerato politicamente corretto dai nostri amministratori, sia comunali che dell’azienda sanitaria.  Non guarda al positivo, al bene e a tutte le cose belle!, come vorrebbe il consigliere Genoni. Non si sente rassicurato dall’atteggiamento del direttore sanitario Gozzini, che ritiene buon amministratore chi non semina ‘panico ed ansia’. E che trova fastidiose le continue lamentele, e cause, portate avanti dai cittadini. Vuole parlare, il lettore, della situazione di disagio che ha vissuto e segnalato. Chiede perché non si è intervenuti sullo stato di insicurezza che chiunque, come lui, poteva rilevare. Non si fida più.

Ebbene, quale luogo migliore della Commissione Sanità del 17 novembre per discutere, guardando al positivo certo, ma intervenendo sul problematico facendo sapere come si intendono risolvere le difficoltà? Questo la consigliera D’Adda a nome del PD chiedeva. Non altro. Non troppo.
Voleva sapere, fra le altre cose, se i 5.072.236 € (cinquemilioni e rotti!) di trasferimento statale che non c’è più, e servivano per l’adeguamento strutturale impiantistico (comfort alberghiero, miglioramento sicurezza, miglioramento aspetti igienico-sanitari) siamo in grado di coprirli, e in che modo.

“Le fiamme sono divampate alle 0.30 della notte tra martedì e mercoledì in due punti differenti negli scantinati del blocco operatorio dell’ospedale di via Arnaldo da Brescia” riportava la stampa.
E il direttore Gozzini il mercoledì sera ci parlava della Campania! E domenica 20 il direttore Gozzini ancora torna sui 2 milioni di tagli (della regione, per cui fate la somma) che non si chiamano tagli, no, ma motivo di razionalizzazione. Che altrimenti non verrebbe fatta?

Non ha avuto risposte, la consigliera D’Adda. Né a questa domanda, già a suo tempo formulata a mezzo stampa, né ad altre. Non hanno avuto risposte i cittadini. Due incendi, un lettore indignato per l’insicurezza del reparto dove c’erano sua moglie e il suo bimbo, e ancora mielosi interventi su quanto è bravo l’amministratore-papà Gozzini! Il collega consigliere Genoni dice: “Affermare il positivo significa credere nel futuro proprio per affrontare con concretezza i problemi che ci sono. Solo così cambia la prospettiva e si passa dal lamento continuo(che sta diventando la prassi comune del nostro Paese) alla proposta concreta”. Bene: dalle parole ai fatti.
Convochi la commissione sanità, presidente Genoni, e ci spieghi qualcosa di concreto. Intervenga e risponda a questo lettore, magari. Grazie, la consigliera D’Adda sarà pronta a dare il suo contributo, come sempre!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2011
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