Polo chimico, per potenziare la centrale a metano servono 50 milioni
L'impianto che genera elettricità e calore all'interno dell'ex-Montedison si amplierà solo se arriveranno nuove imprese nell'area
Da tempo si parla del potenziamento della centrale a metano presente all’interno del polo chimico che si estende tra Castellanza e Olgiate Olona. Qualche parola chiara è stata pronunciata in commissione edilizia qualche giorno fa da parte dell’amministrazione comunale che ha parlato di un revamping dell’attuale centrale del costo di circa 50 milioni di euro. Una cifra enorme se si pensa che la centrale serve solo ed esclusivamente le aziende che lavorano all’interno del polo industriale. Secondo la maggioranza l’investimento prenderà corpo, a totale carico delle imprese, solo se vi sarà un aumento di produzione all’interno dell’area ex-Montedison e che attualmente non sarebbe una priorità.
In commissione si è anche parlato, su richiesta del gruppo Pro-Muovere Castellanza, delle palazzine Aler che stanno sorgendo nell’area della Madonnina e dei nuovi insediamenti che dovranno sorgere sempre in quella zona, verso l’edificio ex-Camilliani. Rispetto a queste ultime nuove possibili edificazioni l’amministrazione si è detta attenta al risparmio di suolo e di verde e ha già rispedito al mittente un primo progetto presentato dai costruttori. Pro-Muovere ne ha presentato uno suo, come mero esempio, per far vedere che i vincoli volumetrici previsti dai privati potrebbero essere assicurati anche con degli stabili non particolarmente alti e con un impatto relativamente accettabile.
Sempre l’amministrazione, infine, ha smentito le voci che davano come possibile lo spostamento del campo di calcio di fronte alle nuove case Aler. Castellanza, infatti, non ha più aree che possano accogliere una struttura tanto grande.
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