Prometteva investimenti d’oro ma il broker era un truffatore

Protagonista un 68enne che ha raggirato almeno 10 clienti per un valore di 150 mila euro ma i carabinieri di Busto temono che i coinvolti siano molti di più e li invitano a presentarsi al comando di via XXV Aprile

Investitori bustocchi occhio al vostro portafoglio di investimenti. I Carabinieri di Busto Arsizio, in collaborazione con la Guardia di Finanza e il coordinamento del sostituto procuratore Raffaella Zappatini, lanciano un appello a chi ha subito raggiri da un broker 68enne operante nella zona tra Basso Varesotto e Alto Milanese, denunciato in stato di libertà per truffa aggravata e continuata ai danni dei suoi clienti. Sono per ora una decina le vittime accertate del raggiro per un ammontare di circa 150 mila euro.

La truffa si basava sulla fiducia acquisita dall’assicuratore negli anni. Nel corso degli anni, senza che fosse mai emersa alcuna lamentela nei suoi confronti, si è guadagnato la stima della sua clientela. Il rapporto di fiducia virtuoso, ad un certo punto, si è bloccato. Il broker ha iniziato ad abusare della fiducia dei clienti, proponendo investimenti in fondi assicurativi, promettendo cospicui interessi a fronte di investimenti anche di parecchie migliaia di euro che, però, finivano nelle tasche e nei conti esteri dell’assicuratore. Questi venivano invitati, consigliati ad investire cospicue somme di denaro (dai 5000 € in su) in titoli di investimento a marchio Lloyd’s of London e denominati “Plus 6 – Plus 36”, promettendo interessi tra il 5 ed il 10 % nell’arco temporale di uno-tre anni. L’infedele broker si avvaleva così del prestigioso marchio assicurativo di Londra, naturalmente risultati anch’essi all’oscuro dell’attività illecita del soggetto, per garantire la genuinità dell’investimento.

Una volta stimolate le vittime con possibili ricavi anche di un certo rilievo, faceva loro sottoscrivere i contratti relativi ad un primo investimento, per consolidarne la fiducia. Alla scadenza dei termini versava regolarmente gli interessi previsti in modo da dimostrare al cliente la bontà dell’investimento. Solo a questo punto scattava la seconda fase del complesso raggiro: il broker ricontattava il cliente informandolo della possibilità di ripetere lo stesso tipo di investimento, promettendo maggiori tassi di interesse, aumentando nel contempo la cifra investita. Il cliente a sua volta soddisfatto e convinto dal precedente investimento sottoscriveva altri investimenti di capitale per cifre superiori. A questo punto, alla scadenza del termine iniziavano ritardi e problemi legati alla riscossione degli interessi ed alla restituzione del capitale investito. L’assicuratore non onorava i contratti e, inizialmente, per prendere tempo, accampava ogni tipo di scusa senza restituire nulla e cercando di rendere sempre più difficile il suo rintraccio. È arrivato addirittura a cambiare indirizzo di residenza, utenza telefonica e ad abbandonare gli uffici delle società assicurative con cui collaborava.

Il fulcro della truffa consisteva nel far girare una certa liquidità di denaro – acquisita dagli investimenti dei clienti successivi – in modo da pagare e onorare quanto dovuto ai primi clienti e dimostrare la bontà e redditività della sua attività di broker. In realtà il denaro acquisito dagli ignari clienti non risulta sia stato mai investito in nessuna attività finanziaria. Dai primi accertamenti condotti risultano diversi depositi su conti correnti cifrati in banche straniere. Peraltro già nel 2006 l’ufficio legale dei Lloyd’s of London, rappresentanza di Milano, aveva depositato alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio atto di querela, in quel caso nei confronti di soggetti ancora ignoti, che spacciandosi per loro rappresentanti avevano fatto sottoscrivere diversi titoli di investimento.

Tra i truffati vi sono persone di diversa estrazione sociale, della borghesia bustocca, ma anche operai e padri di famiglia che avevano intravisto una buona occasione per far consolidare i risparmi di una vita. Singolare il caso di un signora che, scoperto il raggiro, ha affrontato di petto il broker convincendolo all’immediata restituzione della somma investita, circa 10.000 euro, dietro la minaccia di una denuncia ai Carabinieri. Il broker, la mattina stessa, ha prontamente restituito la somma di denaro con un “bonus” di 500 €, che l’integerrima signora ha subito restituito al mittente, affermando di essere una persona onesta. Gli accertamenti finanziari disposti dal pm della Procura della Repubblica di Busto Arsizio e le perquisizioni compiute presso due abitazioni e due uffici nella disponibilità dell’uomo, a Busto Arsizio e Castellanza, hanno permesso di acquisire e sequestrare numerosa documentazione, tuttora al vaglio e da cui si stanno cercando gli elementi per identificare altri clienti truffati dal broker infedele. Documenti di cui ha l’uomo ha cercato di disfarsi all’atto della perquisizione, buttandoli un po’ ovunque dietro i mobili o in bagno, arrivando lui stesso a nascondersi sotto il letto per non farsi trovare. Tentativo piuttosto maldestro e senza esito anche a causa della sua stazza.

Ad oggi risultano dieci le persone danneggiate e truffate che i militari di Busto Arsizio hanno rintracciato, per un danno complessivo stimato di circa 150.000 euro. Presumendo che l’attività “in proprio” del broker sia iniziata circa tre anni fa, è facile immaginare un numero maggiore di clienti insoddisfatti. In tale ottica chiunque possa ritenere di essere vittima di tale sistema può recarsi presso il Comando CC di Piazza XXV Aprile per ottenere ulteriori informazioni a riguardo.

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Pubblicato il 23 Novembre 2011
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