Resta un mistero la scomparsa di Francesco Rigoli
"Chi l'ha visto" torna ad occuparsi del caso. Per il padre a bruciare l'auto non può essere stato il ragazzo: «Aveva rispetto per le cose, soprattutto della famiglia»
«È il figlio che ogni genitore vorrebbe avere, avevamo una complicità tale… non abbiamo mai avuto problemi, anche con la scuola non ha mai avuto un debito. Mi manca… l’ultima volta mi ha abbracciata fortissimo». Non si dà pace Rosanna, la madre di Francesco Rigoli, parla in lacrime ai microfoni di "Chi l’ha visto?". Le ricerche del giovane di Sodrio scomparso la notte di Halloween sono ancora in corso e la trasmissione di Rai Tre, andata in onda nella serata di ieri, è tornata ad occuparsi del caso. "Chi l’ha visto" ha ricostruito gli ultimi spostamenti noti di Francesco: era uscito dalla casa di Sordio per festeggiare la notte del 31 ottobre con gli amici dell’università ed era atteso il giorno dopo dai genitori a Mercallo dove però non è mai arrivato. Nel paese del Varesotto la famiglia Rigoli possiede un appartamento dove trascorre i fine settimana e le vacanze. E quel giorno i genitori di Francesco erano si trovavano lì. Hanno aspettato il figlio per il pranzo per parecchio tempo. Preoccupati, non vedendolo arrivare, hanno fatto subito ritorno a casa, a Sordio: «Era tutto in ordine, il letto era fatto – ha ricordato il padre -. Questo ci fa pensare che quella notte non deve essere rientrato a casa». Dove può essere andato dunque? La scomparsa è un mistero e gli aspetti da chiarire sono molti: l’elemento più oscuro è quello dell’auto del ventiquattrenne che i Carabinieri hanno ritrovato la notte del 1 novembre e che qualcuno ha dato alle fiamme. Qualcun altro perchè, come dice il padre: «Francesco non disprezzava le cose, soprattutto quelle della famiglia». Da ricostruire è anche il giro delle amicizie legate all’ambiente universitario. Il ragazzo è iscritto alla facoltà di giurisprudenza della Statale di Milano e a fine novembre avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea. Durante le richerche però il padre ha scoperto che gli mancavano ancora alcuni esami necessari per terminare gli studi. Potrebbe essere questa la causa della fuga? Del ragazzo nei corridoi dell’ateneo sembra non ricordarsi nessuno, di lui si ricordano invece i bibliotecari che l’hanno descritto come un assiduo frequentatore delle sale lettura. Ai giornalisti di Rai Tre raccontano di averlo visto più volte insieme a ragazza con i capelli corvini e i lineamenti latino americani. Infine un’altra segnalazione: Un testimone ha raccontato di averlo visto alla stazione centrale di Milano: Indossava una felpa nera, i jeans e delle scarpe bianche da ginnastica nuove.
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