“Tagli ai treni pendolari, 142 milioni in meno”

Stefano Tosi (Pd) rilancia l'allarme sulla riduzione di finanziamenti al servizio di trasporto pubblico. Con il rischio di un "effetto collaterale": un aumento del traffico privato e dell'inquinamento, già ora alle stelle

Centoquarantadue milioni di euro in meno per i treni lombardi. Un taglio che potrebbe tradursi in minori servizi, biglietti e abbonamenti più cari, ma anche maggior uso dei mezzi privati e più inquinamento. A lanciare l’allarme è, attraverso il suo blog in Varesepolitica, il consigliere regionale del Pd Stefano Tosi, dopo la seduta in Commissione Territorio al Pirellone. «Le ferrovie lombarde, allo stato attuale, vedono contratti coperti per 392 milioni di euro e si sono viste ridurre le risorse di circa 142 milioni di euro. Questo a causa dei tagli del governo Berlusconi. Un ridimensionamento di questo genere è inammissibile perché porterebbe alla riduzione dei servizi o a un altro aumento delle tariffe, che sono già incrementate del 25% quest’anno».
Uno scenario fosco anche perché potrebbe, paradossalmente, spingere pendolari e viaggiatori occasionali ad usare di più il mezzo privato, in una regione che ogni inverno e autunno (ma talvolta anche in primavera) si confronta con livelli delle polveri sottili oltre i limiti. «Il trasporto pubblico e il servizio ferroviario – conclude Tosi – sono una priorità su cui far convergere le risorse regionali e quelle che possono arrivare dal confronto con il governo. Spesso ci si dimentica che se i pendolari si spostassero in auto contribuirebbero a far aumentare il traffico e lo smog. La mobilità sostenibile deve essere sostenuta in ogni modo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Novembre 2011
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