Bertolasi e Preziosa, campionesse in rosa
Le due atlete di Busto Arsizio e Tradate hanno partecipato al convegno "Donna e sport" organizzato dal CONI regionale lombardo. Marzorati: "Nello sport quello femminile è sempre più spesso il sesso forte"
Campionesse delle rispettive specialità e rappresentanti della provincia di Varese ai più alti livelli mondiali, ma prima di tutto donne consapevoli del loro ruolo nello sport italiano. Sara Bertolasi, campionessa bustocca di canottaggio qualificatasi per le Olimpiadi di Londra 2012, e la ginnasta di Tradate Elisabetta Preziosa sono state tra le protagoniste del convegno "Donna e sport… Mamma e sport" di venerdì 3 dicembre al Forum di Assago, organizzato dal CONI Lombardia a margine della "Grande Sfida" tennistica tra le italiane Schiavone e Pennetta e le sorelle Williams. Un’occasione per fare il punto sulla presenza femminile nel nostro sport: "I tempi sono cambiati – ha detto il presidente regionale Pier Luigi Marzorati – e quello femminile è diventato veramente il sesso forte in tante discipline. Riconosciamo di essere di fronte a una realtà dello sport italiano e lombardo in cui la declinazione donna è importante. E spesso la donna atleta, con soddisfazione, è anche mamma".
Felice di partecipare all’iniziativa Sara Bertolasi, che insieme alla compagna di nazionale Claudia Wurzel coniuga l’attività sportiva con lo studio universitario: "Il segreto – svela l’atleta bustocca – è amministrare e sfruttare al massimo il tempo. Impegnarsi il più possibile nei 120 minuti di allenamento in barca e poi studiare nell’ora di pausa dopo pranzo. Ma fare l’università è molto più facile che fare la mamma e mi rendo conto che oggi, da atleta, sto beneficiando di una situazione per cui quelle che sono venute prima di me hanno lottato". Elisabetta Preziosa, che si allena al Centro Federale di Ginnastica Artistica di Milano, è stata recentemente protagonista, insieme a Carlotta Ferlito, del reality show di MTV "Ginnaste – Vite Parallele": "All’inizio ci accorgevamo delle telecamere, ma un po’ alla volta ci abbiamo fatto l’abitudine. In certi momenti difficili, magari, avremmo preferito non essere filmate, ma siamo anche grate al programma perché ha dato notorietà alla ginnastica e ha spinto tante altre ragazze ad avvicinarsi a questa disciplina".
Tra le altre presenze al convegno molti nomi noti dello sport italiano passato e presente, naturalmente declinato al femminile: la pallavolista Anna Maria Marasi e la fiorettista Diana Bianchedi, oggi componenti della Commissione e della Giunta CONI, ma anche l’ex sciatrice Claudia Giordani, la campionessa italiana di bocce Barbara Guzzetti e la pluricampionessa olimpica Manuela Di Centa, membro onorario del CIO, che ha presentato la proposta di legge per tutelare la maternità nello sport, istituendo il congedo obbligatorio per maternità e la corresponsione di un’indennità alle atlete incinte. "Ho avuto un figlio a 27 anni – ha raccontato la Marasi – e il mio bambino è diventato parte della squadra, uno dei problemi che tutte insieme dovevamo gestire. A 8 mesi lo portavamo in trasferta e ha camminato per la prima volta nel palazzetto di Firenze, mentre noi eravamo nello spogliatoio…"
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