Censimento, l’82% dei varesini ha risposto

Ad un mese dalla chiusura delle operazioni di rilevazione sul campo relative al 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, prevista il 31 gennaio 2012, l’82,09% dei varesini ha ottemperato all’obbligo di risposta, restituendo il questionario compilato. Nel complesso, sono 29.916 le famiglie già censite. Il dato si riferisce alle ore 10 del 29 dicembre, e non tiene conto dei moduli riconsegnati presso gli Uffici Postali, ma non ancora recapitati all’Ufficio Comunale di Censimento. I dati disaggregati per canale di restituzione confermano la preferenza per la compilazione on-line, utilizzata dal 33,51% dei rispondenti, mentre il 18,97% ha restituito il modello cartaceo ai 15 centri comunali di raccolta organizzati sul territorio.Dai primi giorni di dicembre è in atto l’intervento dei rilevatori, con lo scopo di sollecitare coloro che non hanno ancora restituito il questionario, oltre che di completare la rilevazione, censendo le aree di convivenza (alberghi, ospedali, case di riposo, convitti, conventi), le case non occupate e tutti coloro che, pur non essendo iscritti in anagrafe, o non avendo ricevuto il questionario, il 9 ottobre risultavano avere la dimora abituale presso il comune di Varese. Per quanto riguarda, in particolare, la restituzione dei moduli a suo tempo ricevuti da Poste Italiane, o recapitati in queste settimane a cura dell’Ufficio Comunale di Censimento, si sottolinea come la compilazione via web sarà possibile fino alla mezzanotte del 31 gennaio, momento in cui l’accesso al portale sarà possibile solo per gli operatori e non più per i cittadini. Gli Uffici Postali non potranno più ricevere i questionari a partire dalla mattina del 1° febbraio, così come i Centri Comunali di Raccolta e i rilevatori, che concluderanno la loro attività alle h. 19 del 31 gennaio. L’invito è perciò quello di riconsegnare al più presto il modulo, preferendo, quando possibile, la compilazione via web, oppure rivolgendosi al centro di raccolta più vicino alla propria residenza (l’elenco è disponibile sul sito internet del comune), o ai rilevatori. Si ricorda che dopo il terzo sollecito da parte dei rilevatori, l’Ufficio Comunale di Censimento si vedrà costretto a dare avvio alla procedura di diffida a rispondere: la compilazione del questionario è infatti obbligatoria per legge, e la mancata risposta prevede il pagamento di una multa che può arrivare anche a 2mila euro.