“Dono di Natale alla Seprio, ma aumentano l’Irpef ai tradatesi”

Affondo del centrosinistra del Gruppo Ulivo sulla scelta economica dell’amministrazione di pagare oltre 2 milioni di euro di fatture ai debitori

«La sanzione prevista per lo sforamento del patto di stabilità ammonta a circa 300mila euro. È questa la multa che i tradatesi dovranno pagare, vanificando i recenti sacrifici richiesti alla cittadinanza attraverso l’incremento dell’addizionale Irpef Comunale». Nuovo affondo di tutto il Gruppo Ulivo per Tradate, che in un comunicato congiunto di tutti i consiglieri comunali di minoranza del centrosinistra attaccano la scelta del comune di non rispettare il patto di stabilità, spiegando di dover pagare 2 milioni di euro di fatture.

«Ciò che rasenta il ridicolo sono i tentativi  maldestri  di giustificazione da parte dell’amministrazione a proposito dello sforamento del patto di stabilità – proseguono i quattro  consiglieri Giuseppe Scrivo, Piergiorgio Campanini, Luca Carignola, Luigi Luce -. Nei giorni scorsi, il capogruppo della Lega ne ha scaricato la responsabilità, “per un fatto ineludibile”, sui partiti romani (che poi sono sempre gli stessi, PDL e LEGA, che governano l’Italia, la Lombardia e Tradate). È grave che le reali difficoltà dei fornitori e creditori del comune siano state il pretesto per uno tsunami di demagogia che la maggioranza ha abbattuto sulla stampa e in consiglio comunale (un anticipo del leitmotiv della prossima compagna elettorale?).

 

«Il mancato rispetto del patto di stabilità non si verifica con la delibera del 1° Dicembre 2011, tramite la quale si invitano gli uffici finanziari a liquidare i fornitori per 2,6 mln di euro – proseguono dal Gruppo Ulivo -. L’effettiva violazione del suddetto patto si concretizza con la delibera precedente, che sancisce lo sforamento del patto di stabilità per ben 8 mln di euro, a prescindere dalla liquidazione dei fornitori. Ecco il regalo di Natale alla Seprio pagato da tutti i contribuenti! Perché ritardare i pagamenti sino a Natale? E se non ci fosse stata di mezzo l’agonia finanziaria della Seprio, i fornitori sarebbero stati liquidati? Ci teniamo a ricordare che il Comune vanta crediti dalla Seprio per più di 10 mln di euro, e se quest’anno la Società avesse restituito all’ente il dovuto, i fornitori sarebbero stati liquidati per tempo e il Comune avrebbe rispettato il patto di stabilità senza incorrere in sanzioni pagate da tutta la cittadinanza. In questo caso si è tentato di muovere le corde emotive della popolazione, altre volte si è fatto ricorso al ritornello di “Roma Ladrona” per nascondere la palese incapacità ad amministrare. E purtroppo per i tradatesi questo è solo l’antipasto. All’orizzonte si intravedono altre operazioni finanziarie svantaggiose economicamente per tutta la comunità. Sia i fornitori, sia i cittadini, devono capire che la sopravvivenza di questa società è motivo di sofferenza per chiunque operi in città. Questa volta i tradatesi chiederanno conto della gestione poco oculata del bene comune».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Dicembre 2011
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