Poker, macchinette&Co: un azzardo che vale 9 miliardi

E’ la cifra netta che l’erario in un anno si aggiudica sulle giocate, che con le nuove regole diventano “totali”. Sfondano le “macchinette” dei bar, calano le giocate per il win for life

Prima le lotterie, poi la mitica Sisal, il Totip, per i cavalli, e il totogol, quello dove vinceva chi azzeccava le partite col numero di gol.
Ecco, se i nostri ricordi riguardo i giochi si fermano a queste “schedine” azzeriamo tutto, dal momento che le nuove regole che sono di recente entrate in rigore riguardano una valanga di giochi e occasioni per tentare la fortuna. Un fiume di danaro che (quando non è illecito, quindi in nero) fa arrivare all’erario dello stato qualcosa come 9 miliardi e 310 milioni di euro l’anno. Per i nostalgici, qualcosa come 18 mila miliardi di vecchie lire.
Una torta gigantesca, che parte da un dato ancora più incredibile: ogni anno vengono buttati in fumo miliardi su miliardi di euro. Una previsione per il 2011 parla di 74 miliardi e 85 milioni di euro in totale gettati in fumo nei giochi. E’ la stima totale lorda delle giocate che si compone con la sommatoria di tutti i giochi su cui lo Stato impone le tasse.
Così si scopre che l’intramontabile Lotto, rappresenta solo una briciola delle giocate, circa il 10 per cento: quest’anno si prevede che verranno effettuate quasi 7 miliardi di giocate per un introito per l’erario di circa due miliardi.
A far riflettere è l’arrivo sul mercato – oramai da diversi anni a dire il vero – della tecnologia: i poker on line, per esempio, che surclassano addirittura il Lotto: 7.200 milioni di giocate l’anno.
A fare la parte da padrone, sono però gli “apparecchi da intrattenimento”: le macchinette, come spesso si chiamano, che bruciano dalle tasche degli italiani qualcosa come 29 miliardi e 150 milioni di euro di giocate l’anno.
Una cifra impressionante anche alla luce dei dati che riguardano i rilevamenti degli anni precedenti: nel 2009 le giocate ammontavano a 25 miliardi e mezzo; nel 2010 erano già arrivate a oltre 31 miliardi.
E il famoso gratta e vinci? Anche questa voce è in crescita: con i suoi 10 miliardi e 300 milioni rappresenterà per il 2011 la terza voce di spesa dopo macchinette e “videolotteries” (11.800 milioni). E la voce che più di una volta ha dato i titoli di apertura di pagina per vincite che hanno rivoluzionato la vita di interi paesi? Il “Superenalotto”? Che fine ha fatto? Bene, questo gioco si piazza come fanalino di coda con “solo” 2.120 milioni di giocate per l’anno in corso. In ultimo, un colpo di scena c’è: diminuiscono le giocate di "win for life", la lotteria che permette, con diverse estrazioni quotidiane frutto di combinazioni sulle estrazioni de Lotto, di aggiudicarsi una sostenuta rendita per diversi anni: le giocate sono in calo: da 599 milioni nel 2010 ai 300 di quest’anno.
Ma, si sa, la regola del gioco è un’altra: tutto e subito.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Dicembre 2011
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