Quale formazione e per quale futuro?

Incontro al liceo linguistico del Rosetum con alcuni docenti della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici. In discussione le strategie futuro in un momento di crisi globale

In un momento storico come questo – in cui l’economia mondiale vede profondi squilibri fra Occidente avanzato e Oriente emergente, in cui la globalizzazione sta dando molta responsabilità alle scelte politiche dei Paesi, ma soprattutto in un’epoca che pretende collaborazione fra Stati con radici comuni ma storie diverse, fra imprese e lavoratori, nonché fra generazioni mature e giovani – uno dei pochi aspetti positivi della ‘crisi globale’ è che mette le persone di fronte al fatto che la comprensione dei problemi economici risulta certo complessa, ma sicuramente essenziale, soprattutto per gli studenti di materie linguistiche che vivono il dialogo fra lingue diverse e fra culture differenti come una ricchezza e un motivo per cogliere opportunità di crescita collettiva.

Nel piccolo laboratorio didattico organizzato presso l’Istituto Rosetum di Besozzo, gli studenti del locale liceo linguistico hanno ospitato alcuni docenti della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (SSML) di Varese per comprendere meglio le cause e le possibili risposte dell’Italia alla crisi economica, ma anche per far sì che le sensazioni di pessimismo e di paura riguardanti il futuro lascino spazio al desiderio di essere parti attive e motivate nella soluzione di problemi che si sono radicati nella società e nell’economia italiana.
Dopo un percorso tracciato dal Prof. Daniele Crotti, docente di Economia Politica presso la SSML di Varese – passando attraverso la recente storia delle crisi bancarie e del debito dei Paesi fino ad arrivare alle prospettive delle generazioni future, tra riforme coraggiose e sentieri di crescita condivisi dalle parti sociali – gli studenti del liceo linguistico hanno potuto toccare con mano le difficoltà legate alla scelta fra spesa pubblica ed entrate fiscali, in un gioco-esperimento collettivo che li ha fatti sentire, almeno per un giorno, parlamentari impegnati nel voto di riforme strutturali con impatto sul bilancio dello Stato. Con la speranza che, in futuro, anche loro possano contribuire alla costruzione di idee che rilancino i destini economici e sociali del nostro Paese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Dicembre 2011
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