Stop ai lavori del palaghiaccio, l’impresa non andrà avanti
L'assessore Bottini conferma quello che tutti temevano, l'impresa affidataria non ce la fa più e ha deciso unilateralmente di abbandonare il cantiere in corso: "Faremo il possibile per ridurre i danni"
Già da qualche giorno il cantiere del nuovo palaghiaccio di Busto Arsizio, opera finanziata con un milione di euro dalla Provincia, appariva fermo e senza operai al lavoro. La conferma la dà lo stesso assessore provinciale all’edilizia Gianfranco Bottini. Dopo la sospensione dei lavori al cantiere di realizzazione del palazzetto del ghiaccio a Busto Arsizio, l’Assessore provinciale precisa che: «A causa di sopraggiunte difficoltà nella gestione dell’appalto per la realizzazione del Palazzetto del ghiaccio a Busto Arsizio, la Società STEDA di Rossano Veneto, affidataria dell’appalto stesso, ha comunicato la sua unilaterale decisione di rinunciare alla prosecuzione delle attività di cantiere».
«La Provincia di Varese – continua la nota – provvederà a promuovere tutte le azioni necessarie a salvaguardare i propri interessi e contemporaneamente agirà per ridurre i danni, in termini di ritardi, derivanti da tale unilaterale decisione . In particolare provvederà ad interventi immediati di messa in sicurezza e salvaguardia delle opere fino ad ora realizzate e a promuovere il completamento di quelle rimaste parzialmente incompiute (copertura). Contemporaneamente opererà per la ripresa di possesso del cantiere al fine di attivare nuove ed urgenti procedure concorsuali per l’affidamento ad altra impresa edile dei lavori restanti per il completamento dell’opera così come progettata. La Provincia di Varese, pur comprendendo che in momenti di particolare difficoltà economica generale episodi del genere possono verificarsi, si rammarica dell’accaduto avendo operato sempre nella massima correttezza di rapporti e assicura che si adopererà per contenere al massimo di disagi conseguenti».
I fallimenti di imprese aggiudicatarie di appalti pubblici oppure che finiscono in difficoltà economiche durante il cantiere, sono sempre più frequenti. Ogni volta che accade questo problema si riversa sulle tasche di tutti i cittadini causando l’aumento dei costi dell’opera. Un problema difficile anche da prevedere, molto spesso, ma che rischia di diventare la norma in tempi di crisi. Facendo alcuni esempi basti ricordare il caso dell’impresa De Lieto che si era aggiudicata l’appalto per il tunnel delle Ferrovie Nord a Castellanza e quello dell’impresa Salini per l’Arcisate-Stabio dove la frittata è stata evitata per un soffio.
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