“Dayana giocava con nostro figlio, poi è sparita”

La bimba di 5 anni e suo padre sono dispersi dopo l'affondamento della Concordia. Il racconto di una famiglia varesina che per uiltima ha visto la piccola sparita nelle acque dell'isola del Giglio. L'appello della madre a 'Chi l'ha visto': "Continuate a cercare mia figlia"

La scomparsa di una bimba mette sempre tristezza e inquietudine. Quando poi il suo corpo non si trova e non si hanno notizie di lei, persa in mezzo al mare dopo la sciagura della Costa Concordia, lo sgomento si amplifica. Se poi quella stessa bambina fino a pochi minuti prima di sparire stava giocando con tuo figlio, tutti questi sentimenti diventano un turbine travolgente. Dayana, 5 anni, era su quella nave maledetta con il papà e la sua nuova compagna: prima dell’allarme e dell’abbandono in fretta e furia della nave da crociera, la piccola era  al miniclub con Riccardo, anche lui 5 anni, figlio di Giancarlo De Bortoli e Barbara Gnemmi, la coppia di Malgesso che ha raccontato la propria avventura, finita fortunatamente bene.
 
Tra i concitati attimi che hanno preceduto la salita sulla scialuppa di salvataggio e la fine dell’incubo, Barbara e Giancarlo ricordano l’arrivo dei ragazzi del miniclub alla postazione di raccolta: «Eravamo lì da un’ora e mezza abbondante, senza sapere dov’era nostro figlio Riccardo – raccontano -. Appena dopo l’allarme di abbandonare la nave, sono arrivati i ragazzi dello Squok Club con i bambini, riconsegnati dagli animatori ai rispettivi genitori». E proprio l’animatore dei bambini ringraziato dalla coppia di Malgesso per aver tranquillizzato e messo in salvo i bambini che erano con lui al miniclub, Giovanni Lazzarini, detto “l’Attaccapanni”, ha raccontato ad un blog la propria esperienza. Con lui nei momenti più concitati e con i bimbi c’erano anche Dayana, il padre e la sua compagna: «Quella sera avevo con me solo 8 bambini perché gli altri erano a cena – racconta Lazzarini -. Tra loro c’era anche la bambina Dayana, data per scomparsa; io ci ho parlato prima dell’incidente, poi ci siamo precipitati in teatro, vicini ai bambini. Dopo i segnali in codice, siamo andati con calma di nuovo allo Squok Club, al ponte 10. Ci siamo radunati in una zona sicura, perchè la nave si era già inclinata a sinistra. Lì abbiamo distratto i bimbi: io mi sono anche travestito da Spiderman, Incredibil e Wonder woman, per smorzare la paura. C’erano anche il padre di Dayana, la compagna e la bimba. Quando abbiamo sentito il segnale di abbandono nave, facendo una catena mano nella mano con i bimbi, siamo scesi al ponte 4, per poi dividere i bimbi e riconsegnarli ai rispettivi genitori – prosegue Lazzarini -. Mentre andavo alla postazione B, ho incontrato il padre di Dayana e la bimba, in evidente stato di panico, che cercava medicinali, e l’ho spinto nei punti d’incontro. Poi di li sono andato con le mie colleghe verso la prua (andando controcorrente attraverso la gente che ci schiacciava letteralmente) in cerca dei genitori. Arrivati là, abbiamo messo i giubbotti salvagente ai bimbi, e con grande difficoltà siamo ritornati, scivolando, verso poppa, con tutte le lance stracolme ed in fase di discesa a mare. Grazie a Dio abbiamo trovato una scialuppa libera e ci siamo allontanati verso il molo, con la nave che affondava sempre più. A terra abbiamo ricevuto soccorso ed il nostro lavoro, e dovere, non è finito lì, perchè con i bambini abbiamo cercato i loro genitori ed alla fine li abbiamo trovati e ci hanno ringraziato».
 
Nella puntata di Chi l’ha Visto? la mamma della piccola ha fatto un accorato appello ai superstiti, ai sommozzatori e alla macchina delle ricerche: «Chiediamo a tutti coloro che erano in quella zona della nave e l’hanno fortunatamente lasciata se ricordano di aver visto una bambina e suo padre scivolare. Chiediamo che si facciano avanti e diano indicazioni precise ai sommozzatori per fare delle ricerche mirate. Continuate a cercare la mia bambina, portatemela a casa il prima possibile. Non fermatevi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Gennaio 2012
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