Dispersi: il numero ufficiale è di 29

La conferma da parte del prefetto di Grosseto. Micro cariche della marina militare per aprire varchi e raggiungere il cuore della nave

costa concordia«Il numero dei dispersi al momento è di 29 unità. Sei di questi sono italiani. Tuttavia, un possibile scostamento a scendere ci potrebbe essere». Queste le parole del prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, riportate in una nota in merito al naufragio della Concordia.  «Le quattromila persone che erano sulla nave – ha aggiunto – non erano in possesso di documento di riconoscimento per cui i nominativi sono stati presi chiedendoli direttamente alle persone, con eventuali errori che sono inevitabili, soprattutto con i viaggiatori stranieri, che erano tanti. Abbiamo chiesto la collaborazione dei consolati per verificare alcuni nomi. Elaborare questi dati è stato davvero molto complesso. Tra i nominativi dei dispersi potrebbe esserci qualcuno che è in vita e che è andato via senza lasciare il proprio nome».
Questo l’elenco delle nazionalità dei 29 dispersi diffuso dalla Unità di crisi: «Sei italiani, 14 Germania, 4 Francia, 1 Ungheria, 2 Usa, 1 India, 1 Perù». Sono tuttora in corso le procedure di identificazione della vittima recuperata ieri.
Il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, ha raggiunto il Tribunale della città per prendere parte all’udienza di convalida del fermo in carcere deciso dagli inquirenti contro il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, dopo il naufragio sugli scogli dell’isola del Giglio.
Sono riprese le ricerche dei dispersi a bordo della nave Concordia, naufragata venerdì davanti all’isola del Giglio. Per la prima volta questa notte non si è lavorato sul relitto: i leggeri movimenti della nave di ieri hanno infatti convinto i soccorritori a interrompere le ricerche notturne. Per cercare di accelerare la ricerca dei dispersi, gli uomini della Marina Militare hanno utilizzato delle microcariche esplosive per aprire dei varchi sulla chiglia della nave per riuscire così ad accedere in maniera più rapida alle parti sommerse.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Gennaio 2012
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