Farioli: “Pensiamo ai giovani a partire da lavoro e casa”
Il sindaco di Busto Arsizio intervistato dal direttore Marco Giovannelli ha spaziato sui temi che vanno dal pgt al lavoro ma non sono mancate domande sulla vita privata: "Il matrimonio lo annunceremo insieme"
Ha toccato quasi tutti i temi che sono stati sottoposti al sindaco dai lettori, l’intervista in diretta video del direttore di Varesenews Marco Giovannelli al primo cittadino di Busto Arsizio Gigi Farioli. Eccone una sintesi
Busto è diventata la prima città della provincia come numero di abitanti, come ci si sente ad esserne sindaco?
«Orgoglioso, da un certo punto di vista , e rpiù responsabile dall’altro. Più in generale mi sento al centro di una competizione intelligente con le altre realtà. Non bisogna farsi belli di questo ma sentirne intimamente la responsabilità».
Ancora contento di essere sindaco, ora che è al secondo mandato?
«La risposta è si, assolutamente».
La Busti Grandi c’è ancora?
«C’è ancora ma non viviamo di nostalgia. L’obiettivo oggi per una città come Busto Arsizio è tradurre nel moderno quello che è stato fatto da chi è venuto prima di noi».
Nei primi mesi dopo le elezioni erano state paventteti due obiettivi: l’idea di un teatro di proprietà e il centro studi dell’arte del ‘900. Sono obiettivi ancora reali o sono tramontate in seguito alla crisi?
«Il sogno rimane tale ma per far sì che si avveri occorre svegliarsi. Sono sogni perseguibili per una serie di positività. Basti vedere come dall’esperienza del Baff, oggi abbiamo una scuola di cinema dedicata a Michelangelo Antonioni. Vorremmo fare un qualcosa simile . Per il centro studi all’ex-Borri abbiamo lanciato un concorso di idee per tutti i cittadini nel quale si chiede di immaginare come dovrà essere. A Busto le difficoltà danno coraggio».
Pgt, in molti le criticano il ritardo con cui va avanti il ritardo nell’approvazione?
«Non siamo fermi, è stato chiuso il momento partecipativo con la presentazione del grande disegno che abbiamo pensato, ai cittadini. Ora inizia seconda fase con la giunta dalla prossima settimana. L’obiettivo mio e del vice-sindaco Reguzzoni è di chiudere la partita entro quest’anno».
Davide ci chiede a che punto è lo scalo merci di Sacconago mentre EnricoTraietta vorrebbe sapere che programmi ci sono anche per l’ Area Nord.
«Parliamo di due temi strettamente connessi. Esiste un investimento del 2006 dhe portò a Busto 10 milioni di euro per questo progetto dello scalo intermodale. Busto è al centro tra Malpensa ed Expo2015. Posi come condizione che si potesse discutere un vero centro intermodale costruendo un raccordo da nord alla zona industriale che abbiamo realizzato con il cavalcavia Piombina. Fnm ha già stretto un accordo con Hupac ma la crisi sta rallentando questo progetto. Solo ultimamente Hupac sta riattivando, grazie ad una nuova convenzione firmata recentemente con l’amministrazione. Manca l’accesso da Sud ma abbiamo stretto un accordo con I comuni milanes per un accesso da sud che non crei problemi. a sud per un tracciato Comuni Alto Milanese e Provincia di Milano hanno stretto accordo.
Sul futuro dell’area Nord c’era una proposta dei Fondi Immobiliari dell’ex-presidente della Pro Patria ma non è andato a buon fine. Ora stiamo pensando anche ad una suddivisione dell’area che è molto grande, per stimolare gli investitori I quali, però dovranno far parte di una visione di città che guarda ad Expo e ai tanti collegamenti ferroviari a portata di mano».
Nei prossimi anni verranno realizzata Pedemontana e Arcisate-Stabio, mettiamoci anche l’Alptransit. La provincia potrebbe aprirsi ad Europa e Mondo. Intanto c’è la crisi di Malpensa e le città che vanno ognuna nella direzione che preferisce. Come sarà possibile fare rete tra tutti i centri importanti della provincia?
«La vera sfida è saper uscire dai propri confini . Questa centralità rispetto a Malpensa ci obbliga tutti ad avere la consapevolezza che i pochi fondi adisposizione servano a realizzare un sogno che è un patto per lo sviluppo tra istituzioni e investitori per usare bene quei pochi soldi. Faccio appello al mondo imprenditoriale che ha ancora il coraggio di investire che fa un progetto con la politica».
Ieri Busto grandeur del tessile, oggi solo terziario?
«La priorità assoluta di un sindaco ora, davanti alla sfiducia nella politica, è il pensare all’economia, al lavoro e ai giovani. Spesso si parla dei giovani come se fosse un problema di aggregazione e tempo libero. I sindaci devono investire su future concerete possibilità di dargli un lavoro. Nel nostro Pgt ci si chiede come risolvere il problema della casa per i giovani».
Il suo principale sfidane alle elezioni, Carlo Stelluti, aveva parlato di 4 mila case sfitte in città.
«Noi siamo nella media, io penso invece al social housing attraverso una rete di cooperative e finanza locale. Questa è la specificità e unico modo per dare un’opportunità a chi ha contratti precari, senza una famiglia dietro. Noi lanciamo una sfida a chi fa social housing: siete in grado di offrire affitti x o mutui x? Siete i benvenuti».
Giovanni Ferrario parla di interventi edilizi che anche recentemente hanno ferito il petrimonio architettonico cittadino. Fate abbastanza?
«Non si fa mai abbastanza. Non vogliamo ledere diritti dei proprietari e mantenere il costruito di valore. Sforzo dell’amministrazione per impedire quello che avvenne negli anni ’60 della villa liberty Gabardi. Ultimi piani integrativi cercano di valorizzare percorsi e itinerari nella biusto storica».
A che punto è il Palaghiaccio?
«Il Palaghiaccio rinetra nell’ambito della convenzione con la Provincia quando era presidente Reguzzoni. La Provincia è l’ente appaltante e ha un problema con la ditta che ha vinto l’appalto. Stiamo facendo incontri per vedere se non sia il caso di tornare in possesso del terreno e sbloccare la situazione»
Il rapporto con la Lega
«Dal punto di vista di sindaco è priorità cercare atteggiamento coerente con il mandato oppolare. A Busto non abbiamo problemi politici con la Lega. Rapporti ottimi con Lega Busto. Condividiamo un programma con una certa idea comune. Mi prendo la responsabilità di evitare che la politica politicante vinca».
Qualche mese fa ci aveva rivelato l’intenzione di sposarsi con la sua fidanzata storica, completiamo lo scoop?
«E’ una decisione che dobbiamo prendere insieme e quindi la comunicheremo insieme. Per adesso non dico altro».
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