“Freddy Ray”: il giovane deejay che piace ai varesini
È uno dei giovani deejay più seguito dai varesini, ha vent'anni e racconta la sua passione per l'elettronica e il sogno di fare questo mestiere
È uno dei giovani deejay più seguito dai varesini. Federico "Freddy Ray" Gullo ha vent’anni e la passione per la musica elettronica. Impossibile non trovarlo nei party e nei locali della Varese "by night". Ha suonato nei club più conosciuti, nelle feste più frequentate e collaborato con i deejay della provincia. Un mestiere che è nato «da una passione coltivata per cinque anni come autodidatta – spiega Federico -. Un mio amico mi ha “trascinato” in questo mestiere e io ho continuato. Piano piano è diventato qualcosa di più». Nato e cresciuto a Varese, Federico durante la settimana vive a Milano dove sta frequentando una scuola per produrre musica elettronica, «vorrei creare pezzi miei e questo corso mi sta insegnando a farlo. Il mio sogno è quello di lavorare con la musica e girare i locali di tutto il mondo, incidere un cd».
Un rapporto, quello con il pubblico, molto importante per un ragazzo che vuole fare il Dj e che Federico sembra ben coltivare anche grazie a Facebook, dove ha più di 2.000 amici. «Sono tanti quelli che mi contattano. Una delle cose più belle di questo mestiere è vedere che il pubblico si diverte anche grazie a te. All’inizio ero emozionato quando suonavo, adesso più gente c’è e più mi piace». Una scaletta per preparare la serata e la voglia di seguire le emozioni, «i pezzi li scelgo in base a ciò che succede quando suono. È un mestiere molto difficile, è un sogno, io ci credo e ci spero». Autodidatta dall’età di 15 anni, oggi si fa “trascinare” dal sound ma continua a studiare per realizzare il suo sogno. «In Italia non è facile riuscire in questo settore, all’estero è più facile, ci sono più possibilità ma ho già girato tanti locali e spero di continuare a farlo». Intanto, il sogno continua e lui tenta la strada di dj famosi in tutto il mondo come David Guetta o Luciano: «Fanno due generi molto diversi, uno è commerciale, l’altro fa un genere più ricercato. Li ho sentiti suonare e sono davvero bravi».
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