In manette un altro spacciatore reso famoso dalla Iene
Il commissariato di Gallarate hanno sorpreso il ricercato in un'abitazione di Besozzo. L'uomo era comparso nel servizio televisivo che denunciava l'attività di spaccio
Un altro spacciatore reso famoso dalle Iene è finito in manette. Dopo l’operazione del settembre scorso che portò alla decapitazione dell’associaizone malavitosa, nel pomeriggio di ieri gli agenti del Commissariato di PS di Gallarate diretto dal Commissario Capo Gianluca Dalfino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di El Khayati Hassan, cittadino marocchino nato nel 1986, pregiudicato per reati specifici e ricercato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La misura è stata disposta dal GIP presso il Tribunale di Busto Arsizio su richiesta del PM Dr Mirko Monti, relativamente ad una prolungata attività di spaccio svolta dall’arrestato insieme ad altri connazionali nei boschi di Gorla Maggiore nel corso dei primi mesi dell’anno scorso.
El Khayati faceva parte del gruppo di extracomunitari immortalato dal noto servizio televisivo realizzato dalla trasmissione “Le Iene” lo scorso 20 aprile, dove è riconoscibile mentre si occupa di pesare le dosi da cedere ai tossicodipendenti diligentemente in fila in attesa del proprio turno.
Gli agenti del Commissariato lo hanno sorpreso a Besozzo, presso l’abitazione di un connazionale che al momento si trova in Marocco: una rapida irruzione nella casa lo ha colto di sorpresa impedendogli qualsiasi tentativo di fuga, tanto meno di opporre resistenza.
Sapendo di essere ricercato l’uomo si era reso irreperibile allontanandosi definitivamente dalla propria abituale dimora, approfittando dell’ospitalità di conoscenti in provincia, tra cui probabilmente anche alcuni tossicodipendenti che a suo tempo aveva provveduto a rifornire di droga.
Nel timore di essere scoperto a causa dell’uso del telefono cellulare, aveva preso l’abitudine di ridurne al minimo l’uso e perfino di rimuovere scheda SIM e batteria dall’apparecchio per impedirne la localizzazione.
Gli agenti del Commissariato di Gallarate hanno così seguito pazientemente le sue tracce nell’ambiente dello spaccio nei boschi della provincia, dove si faceva chiamare “Simon”, ed alla fine lo hanno individuato dopo avere pedinato una diciannovenne italiana con la quale aveva intrecciato alcuni mesi fa una relazione sentimentale.
La cattura era stata sfiorata sabato scorso, quando nelle prime ore della mattina El Khayati era stato sorpreso dalle pattuglie del Commissariato in Valganna a bordo di un’autovettura; alla vista degli agenti era corso fuori dalla macchina e si era letteralmente tuffato nelle acque di uno dei laghetti vicino a Ganna, fuggendo poi nel bosco retrostante.
Al termine degli adempimenti di rito è stato condotto presso il carcere di Busto Arsizio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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