Insegue i ladri a 200 all’ora, spera nella foto dell’autovelox
Una famiglia si è svegliata di soprassalto per il trambusto creato dai ladri. Messi in fuga i malviventi il padrone di casa si è messo all'inseguimento sulla superstrada per Vergiate
Svegliati di soprassalto da un ladro che stava rubando in un’abitazione del centro di Travedona-Monate. È successo all’alba del 5 gennaio, intorno alle 4, quando il trambusto creato da uno dei topi d’appartamento ha messo in allarme la famiglia. Se n’è accorta per prima la donna di casa che ha subito allertato il marito. L’uomo, resosi conto di cosa stava accadendo attraverso i rumori provenienti dal garage, si è precipitato sul luogo e ha trovato uno dei ladri che stava trafficando all’interno della sua automobile, probabilmente per rubare anche quella. Ne è nata una colluttazione grazie alla quale l’uomo è riuscito a mettere il ladro in fuga.
Dopo essere scappato dall’interno dell’abitazione il ladro ha però raggiunto un complice che lo aspettava a bordo di una Bmw station wagon nera, con la refurtiva al seguito.
Senza pensarci due volte il padrone di casa si è messo al volante della sua automobile per rincorrere i due malviventi.
Le due auto sono uscite da Travedona e hanno imboccato la super strada sfrecciando a 200 chilometri all’ora in direzione Vergiate. L’obiettivo dell’inseguitore era quanto meno quello di individuare la targa dell’automobile dei ladri per poterla identificare, ma la distanza fra i due mezzi non gliel’ha permesso e infine ne ha perso le tracce.
Tuttavia, memore di una multa salatissima presa a 90 chilometri orari sulla superstrada qualche tempo prima, la persona derubata ha pensato che la foto con la targa dei ladri potesse essere rimasta impressa negli autovelox piazzati in quella zona. L’uomo si è così rivolto al numero verde del comune di Travedona dove però si è sentito rispondere che la foto non potrà essere visionata prima di 2 settimane. Fatto che lo ha particolarmente contrariato, «possibile che gli autovelox funzionino solo quando ci sono da dare multe?»
L’uomo si è poi recato dai carabinieri per sporgere regolare denuncia e verbalizzare l’accaduto.
Il sindaco di Travedona Andrea Colombo sta cercando di chiarire la vicenda, innanzitutto per verificare se le auto sono passate davanti all’autovelox di Travedona o solo in quelli successivi di Comabbio e Vergiate, e spiega: «se è stata data quella risposta è perché esistono dei problemi di tempi tecnici per prelevare le fotografie. C’è un iter rigido che va seguito, bisogna chiamare un addetto specializzato e autorizzato che prelevi e vada a sviluppare le migliaia di foto che ci sono dentro. Tuttavia devo aggiungere che in ogni caso quelle foto non possono essere consegnate ai singoli cittadini su richiesta. La nostra polizia locale è, però, costantemente in contatto con carabinieri e polizia pronta a collaborare in ogni modo in qualunque indagine. Se sarà possibile fare qualcosa lo studieremo con i carabinieri che sono già intervenuti sulla vicenda. sappiamo che probabilmente si tratta di una banda conosciuta e stiamo cercando di capire se le immagini dell’auto sono state immortalate da altre telecamere sul territorio».
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