Luvinate riparte dall’aria
Nella prima giunta del nuovo anno l’amministrazione ha approvato il "Piano operativo per il contenimento dell’inquinamento atmosferico e per il miglioramento della qualità dell’aria nell’area varesina"
Luvinate riparte dall’aria. Nella prima giunta del nuovo anno l’Amministrazione ha infatti approvato il "Piano operativo per il contenimento dell’inquinamento atmosferico e per il miglioramento della qualità dell’aria nell’area varesina" così come redatto dal Comune di Varese e poi condiviso nella riunione dei sindaci svoltasi il 14 dicembre 2011 presso l’Assessorato all’Ambiente del capoluogo provinciale.
«Ringraziamo la città di Varese e l’assessore Clerici per l’attenzione dimostrata su questo tema e volentieri abbiamo dato il nostro assenso al progetto, come segno politico di partecipazione ad un’azione più ampia e partecipata a favore dell’aria dei nostri territori», sottolinea il sindaco Alessandro Boriani.
Il documento infatti prevede la definizione di interventi di contenimento dell’inquinamento atmosferico in caso di urgenza come il blocco veicolare e l’indicazione di interventi strutturali per uno stabile controllo dei livelli di inquinamento. «Se sul primo fronte i piccoli comuni possono fare ben poco, siamo certamente interessati ad approfondire interventi di carattere organizzativo ed infrastrutturale».
In particolare Luvinate ha inviato all’Assessorato all’Ambiente di Varese – come concordato tra tutti i Sindaci – i propri suggerimenti, da eventualmente mettere all’ordine del giorno nella prima riunione del nuovo anno. «Abbiamo da una parte sollecitato la necessità di attivare un controllo dell’aria non solo nelle città grandi come Varese, ma anche lungo quelle arterie di grande traffico veicolare che attraversano i nostri piccoli comuni. E la statale 394 che taglia Comerio, Barasso, Luvinate e Casciago è certamente una di queste. Senza dati precisi è inutile programmare o pensare a chissà quali iniziative. In secondo luogo – sottolinea Boriani – abbiamo ribadito quanto già evidenziato in precedenti riunioni, anche dal mio predecessore Calderato e dai sindaci di Casciago: l’opportunità cioè di valutare l’allungamento dei tragitti dei bus cittadini di Varese anche ad alcuni comuni confinanti come appunto Casciago; idea complessa soprattutto dal punto di vista economico ma che porterebbe grande beneficio, disincentivando l’uso dell’auto privata per chi si reca ogni giorno a Varese per lavoro o studio. Del resto è lo stesso progetto di Varese che parla di “estensione corse autobus verso i Comuni limitrofi».
Centrale rimane infine, a parere di Boriani, il coinvolgimento della Provincia di cui ha chiesto la partecipazione nelle prossime riunioni. «Su un tema di così grande impatto territoriale, è necessario il coinvolgimenti di Enti superiori con funzioni di accordo e di sostegno, così da sostenere ed incoraggiare il lavoro dei Sindaci».
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