Malpensa, lettera aperta della Uil alle istituzioni

Secondo il sindacato: "L’aumento vertiginoso dei passeggeri di Linate, anziché essere un fattore di riequilibrioinvece segnala la principale causa del mancato decollo di Malpensa"

Lettera aperta della Uil di Milano e Lombardiaalle istituzioni e alle forze politiche e sociali

malpensa fotoIn questi anni il gruppo dirigente di SEA, con il pieno sostegno del sindacato, si è assunto un impegno rilevante, non privo di risultati, per garantire al sito aeroportuale di Malpensa un volume di traffico adeguato alle sue dimensioni.
I collegamenti per via ferroviaria eautostradale sono stati certo migliorati ma non basta. Vi sono compiti e decisioni che esulano dalle responsabilità del management e che ricadono sotto la responsabilità degli azionisti, ma ve sono altri che riguardano la potestà esclusiva dei soggetti istituzionalicompetenti.
I passeggeri di Malpensa sono stati poco più di 19 milioni nel 2011, crescendo del 2% sul2010 (a novembre sembrano essere calati del 5,6% sullo stesso periodo dell’anno prima), mentre a Linate sono stati poco più di 9 milioni con un incremento del 9,2%. Il volume di traffico nazionale è cresciuto nello stesso periodo del 6,7%.
Il rapporto di passeggeri tra Malpensa e Linate dovrebbe essere strutturalmente almeno di 3 a 1 mentre è statodi 2 a 1 nel 2011 (tenendo conto che 1/3 del traffico di Malpensa è alimentato dalla lowcost Easy Jet). A queste condizioni gli enormi investimenti sostenuti per Malpensa (l’ultimo in fase di realizzazione è il terzo satellite per i voli intercontinentali) si giustificano ancora?
La forte presenza di voli intercontinentali a Malpensa avrebbe dovuto garantire un più alto valore aggiunto, rispetto a Linate (per i servizi di handling, le attività commerciali equelle alberghiere connesse).linate foto
L’aumento vertiginoso dei passeggeri di Linate, anziché essere un fattore di riequilibrioinvece segnala la principale causa del mancato decollo di Malpensa dove la SEA rischia di entrare in una situazione di grave crisi con riflessi negativi sull’occupazione di cui gli esuberi Globe Ground non sono che una avvisaglia.La questione si può riassumere nei seguenti termini. In premessa bisogna essere consapevoli che non è per nulla la stessa cosa se i passeggeri transitano a Malpensa o a Linate.Ed è proprio la crescita di Linate, per le modalità con cui avviene, che finisce percannibalizzare Malpensa molto più di quanto non arricchisca Linate. Peraltro a Linate perlimiti oggettivi i movimenti non possono crescere mentre si può certo aumentare il coefficiente di utilizzo degli apparecchi. Ma la maggiore criticità’ sta nell’utilizzo insufficiente degli investimenti realizzati e in fase realizzazione sulla “grande Malpensa”.
Con il consenso di Alitalia le Compagnie europee associate in Sky Team utilizzano Linateper alimentare i propri hubs sottraendo traffico a Malpensa. Con meno della metà dei passeggeri Linate ha registrato 350.000 persone (pari al 4,5% del totale dei viaggiatori) che passano da un aereo all’altro nello stesso aeroporto contro i260.000 (pari all’1,5%) di Malpensa. Paradossalmente il ruolo di hub è svolto da Linate, quello di point to point da Malpensa. Ma a beneficiarne in ultima analisi sonole Compagnie estere europee ed Alitalia e i loro aeroporti di riferimento cheeffettuano i voli intercontinentali. Per prima Lufthansa ha lasciato lo scalo a Malpensa. Poi la KLM ha spostato 3 voli perAmsterdam su Linate seguendo l’esempio di Air France.
Per questo  è necessario agire sul piano dei soggetti istituzionali su un doppio binario. Inprimo luogo finalmente attuare, da parte del Governo, il Decreto Bersani cheponeva una robusta limitazione ai voli sugli hubs europei. Né può essere accettata, innome delle liberalizzazioni, che continui all’infinito la posizione dominante di Alitalia su cuisarebbe opportuno un intervento dell’Antitrust.In secondo luogo definire nuovi accordi bilaterali per aumentare il numero delleCompagnie ammesse a operare sulle rotte intercontinentali.A tale riguardo è bene che si operi con tempestività per consentire alla Singapore Airlinesdi partire da Singapore, arrivare a Malpensa e proseguire per New York.Su questi temi è urgente che la SEA, i suoi azionisti, le istituzioni locali e le forze politiche,sociali e imprenditoriali sollecitino risposte efficaci e rapide da parte del Governo, a partiredal Presidente del Consiglio e dal Ministro delle Infrastrutture.
Il Segretario GeneraleWalter Galbusera,
Milano, 19 gennaio 2012

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Gennaio 2012
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