Montecitorio salva Cosentino
Con 309 deputati contrari e 298 favorevoli, l'aula della Camera ha negato l'arresto al deputato campano del PdL
La Camera nega l’autorizzazione all’arresto di Nicola Cosentino, il coordinatore campano del Pdl indagato per camorra. Contro l’arresto si sono espressi 309 deputati, a favore 298. Nessuno si è astenuto.
Il leader della Lega Umberto Bossi non ha partecipato al voto sull’arresto per Cosentino. In tutto, in base ai tabulati, sono stati 18 i deputati che non hanno votato (8 Pdl, 2 Pd, 2 Lega, 1 Udc). Nel voto finale è stato determinante il voto contro l’arresto dei 6 deputati radicali.
«Non ho condiviso la posizione di lasciare libertà di voto. Io ero favorevole all’arresto. Ma non c’è nessun disaccordo con Bossi», ha commentato Roberto Maroni dopo il no dell’Aula all’arresto.
Lapidario sulla vicenda il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani: «Chiedete alla Lega. Lo spiegheranno loro…»: ha risposto così il numero uno del Pd sull’esito del voto alla Camera che ha respinto al richiesta di arresto per Nicola Cosentino.
Le reazioni più forti si sono avute da Antonio Di Pietro, segretario dell’Idv: «In democrazia nessuno è esente da critiche, neanche il Capo dello stato. E non c’è dubbio che questo governo e questa maggioranza parlamentare li ha voluti lui». «Oggi – continua Di Pietro – in Parlamento abbiamo assistito ad un vero mercato delle vacche, con tutto il rispetto per le vacche, ad uno scambio di favori tipico delle società criminali».
Secondo il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini: «Per me è un errore politico, ma ovviamente è legittimo».
Non appena il presidente della Camera Gianfranco Fini ha letto il risultato del no alla richiesta d’arresto, tutti i deputati del Pdl sono scattati in piedi e si sono diretti al posto di Cosentino per abbracciarlo e congratularsi con lui.
Silvio Berlusconi ha detto: «Questa decisione conferma che il processo continuerà regolarmente senza intoppi e il deputato Cosentino lo affronterà da uomo libero».
E il diretto interessato? «Sono vittima di un trattamento ingiusto e di un’aggressione mediatica, politica e in parte giudiziaria»: così ha commentato il deputato del PdL Nicola Cosentino, dopo il voto sul suo arresto.
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