Tagli alla navigazione, convocato un incontro in Regione

Un incontro, per trovare soluzioni ai tagli al servizio della navigazione pubblica sui laghi, è stato convocato in Regione Lombardia per il prossimo 27 gennaio. L’assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo lo ha annunciato questa mattina in Consiglio regionale rispondendo a un’interrogazione del Partito Democratico dedicata proprio alla questione della riduzione dei fondi per i trasporti su Verbano, lago di Como e di Garda. «Il lavoro – ha detto l’assessore – è già cominciato e abbiamo ottenuto un primo risultato concreto. Sono state infatti ripristinate lo scorso lunedì 16 gennaio le corse dei traghetti Laveno-Intra delle 7.50 e Intra-Laveno delle 13.15, abitualmente utilizzate dagli studenti e cadenzate in modo da consentire l’interscambio con il servizio ferroviario così come richiesto dagli utenti. Da tempo – ha aggiunto Cattaneo – sosteniamo che il tema della regionalizzazione del servizio possa risultare una soluzione adeguata per il settore della navigazione lacuale, ma la condizione imprescindibile è che il Governo si impegni a dare copertura finanziaria a un nuovo piano di risanamento tecnico-economico, condiviso e attualizzato».

«Tagliare la navigazione sui laghi ha significato mettere in difficoltà una delle zone della Lombardia che negli ultimi anni ha avuto la maggior crescita per quanto riguarda il turismo, penalizzare specialmente gli utenti pendolari, studenti e lavoratori, e generare conseguenze negative in termini occupazionali anche per quanto riguarda la possibilità per la Gestione di assumere addetti stagionali – ha commentato il consigliere regionale del Pd, Stefano Tosi  –. La Regione indicava all’assessore di andare verso la regionalizzazione del servizio e in questo senso si erano tenute delle iniziative sui territori che poi non hanno avuto corso, e vi è stata un’audizione congiunta in Commissione I e V. Ma non si è mai intrapreso un percorso decisivo rispetto a questa ipotesi». Tosi ha commentato positivamente l’iniziativa del 27 gennaio, che però si «sarebbe potuta prendere già prima della fine dell’anno, visto che i problemi si sono generati dalle manovre finanziarie del Governo Berlusconi».