Un monumento per i “boeu da ‘Za”
Posato il monumento dello scultore Giorgio Bernasconi dedicato allo stemma della nobile famiglia Bossi: "il bue nell'Insubria" si trova all'ingresso del Palazzo Municipale
L’abile mano dello scultore Giorgio Bernasconi, già autore dei cippi dedicati agli alpini ed ai carabinieri in località Gazzada Schianno ed Azzate, nonché del viso raffigurante don Gnocchi nel parco Bergola di Buguggiate, ha saputo tradurre nella pietra il significato di una identità familiare che ha dominato per secoli il territorio di Azzate. Si tratta della famiglia Bossi, feudataria della Val Bossa che, con la sua presenza, ha saputo imprimere al paese un fascino del tutto particolare.
Il bue, che viene rappresentato nel loro stemma, è passato nel corso del tempo nella denominazione degli azzatesi che vengono appunto chiamati i boeu da ‘Za ma poiché la nobile famiglia ha lasciato traccia in un comprensorio molto ampio, il monumento di Bernasconi, posato qualche giorno fa, è stato intitolato Il bue nell’Insubria.
Il sindaco di Azzate Giovanni Dell’Acqua ha espresso riconoscenza all’artista che, gratuitamente, con la sua opera ha valorizzato l’aiuola posta proprio all’ingresso del Palazzo Municipale, edificio che è stato una delle tante dimore della nobile famiglia Bossi e che conserva molte testimonianze della loro presenza.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Gassman: "Togliete il nome di mio padre dal teatro di Gallarate che ha ospitato i nazifascisti"
gokusayan123 su Gassman: "Togliete il nome di mio padre dal teatro di Gallarate che ha ospitato i nazifascisti"
Marcos su Recensioni negative dopo il summit dell'ultradestra, dal Teatro Condominio: "Noi semplici uscieri, apriamo le porte a chi lo chiede"
lenny54 su Retroscena dell’arresto a Lavena Ponte Tresa: manovra a ganascia e pattuglie svizzere sul suolo italiano
Felice su "Difendere la prossimità nei centri storici e nei quartieri significa proteggere la nostra identità"
lenny54 su Retroscena dell’arresto a Lavena Ponte Tresa: manovra a ganascia e pattuglie svizzere sul suolo italiano
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.