Busto e Villa, non si può sbagliare

Riassunto delle puntate precedenti: c’è una squadra, la Yamamay Busto Arsizio, che quest’anno ha vinto tutte le partite disputate (tranne una) e vuole chiudere la stagione con un incredibile “grande Slam”. E ce n’è un’altra, la MC-Carnaghi Villa Cortese, che si è già vista sfilare da sotto il naso due trofei, ma ha a portata di mano l’occasione per riscattarsi con un risultato clamoroso. Nel giro di poche ore, entrambe si giocano il loro destino europeo: le biancorosse scendono in campo martedì 28 febbraio a Schwerin, già teatro di una grande impresa nel 2010, mentre mercoledì 29 tocca a Villa, impegnata nel ritorno del derby italiano con la Foppapedretti. Entrambe hanno vinto la gara d’andata, ma conta relativamente poco: in caso di sconfitta, con qualunque punteggio, ci si giocherebbe tutto in un golden set da evitare ad ogni costo. In palio da una parte le semifinali di Coppa CEV, dall’altra la final four di Champions League a Baku: emozioni irripetibili che nessuno ha voglia di lasciarsi alle spalle.

QUI YAMAMAY – E dire che la Coppa CEV, tra gli osservatori esterni, a lungo è stata considerata quasi un “di più”, un dovere a cui adempiere ma solo in subordine rispetto agli altri obiettivi, e con valide motivazioni: costa tanto in termini di viaggi e fatica, non vale nulla in prospettiva futura, la Yama l’ha già messa in bacheca due anni fa. Invece ora, con il primo posto in regular season già in cassaforte e i playoff relativamente lontani, il quadro è cambiato e vincere in Europa è una priorità assoluta, il secondo passo di quel “triplete” che ingolosisce le farfalle. Giocatrici e staff di Busto hanno raggiunto Schwerin, dove si gioca il ritorno di una sfida comunque insidiosa, come dimostra il 3-2 dell’andata. I ricordi del passato sono ormai rarefatti, anche perché non si gioca nel mastodontico Sport und Kongresshalle, ma nella più modesta Schwerin Arena; nessuno però si illude di poter prendere sottogamba l’impegno, dato che il tempo per assorbire la fatica del campionato è stato praticamente nullo e le tedesche si sono già dimostrate insidiose a Busto, soprattutto con la battuta. Detto questo, l’impresa è decisamente alla portata della Yamamay, che in caso di vittoria accederà alle semifinali (con ogni probabilità contro Urbino, che a Mulhouse parte dal 3-1 dell’andata) e dovrà preoccuparsi degli… incastri in un calendario già fittissimo. Prima battuta alle 19, senza riprese televisive; una decina gli irriducibili tifosi che seguiranno le biancorosse in terra teutonica, passando per Berlino.

Schweriner SC-Yamamay Busto Arsizio
Schweriner: 1 Thomsen (L), 2 Joachim, 3 Aas, 4 Topic, 6 Retzlaff, 7 Thormann, 8 Kauffeldt, 10 Hanke, 11 A.Buijs, 12 Brandt, 13 Gallas, 14 Hakuta. All. T.Buijs.
Busto A.: 3 Lloyd, 4 Havlickova, 5 Dall’Ora, 6 Leonardi (L), 7 Marcon, 8 Bauer, 9 Meijners, 10 Lotti, 14 Caracuta, 16 Havelkova, 17 Pisani, 18 Bisconti. All. Parisi.
Arbitri: Juhani Kainulainen (Finlandia) e Birger Lundgaard Christensen (Danimarca).
Challenge Round: ASPT Mulhouse-Chateau d’Ax Urbino mar 28/2 ore 20 (andata 1-3); Dinamo Krasnodar-Tomis Constanta gio 1/3 ore 19 (andata 2-3); Stella Rossa Belgrado-Galatasaray Istanbul gio 1/3 ore 20 (andata 0-3).

QUI MC-CARNAGHI – Da una parte la prospettiva di una qualificazione storica, dall’altra un colpo che stroncherebbe anche un peso massimo: il destino di Villa Cortese passa dal PalaFacchetti di Treviglio, dove mercoledì alle 20.30 (diretta Sportitalia) si gioca il ritorno di un tesissimo derby con Bergamo. Le due squadre sanno già tutto l’uno dell’altra e quindi, paradossalmente, non possono preparare quasi nulla: per definizione, la sfida tra MC-Carnaghi e Foppapedretti riserva sempre sorprese. La prima potrebbe essere la formazione: Abbondanza ripeterà l’esperimento dell’andata, con Caterina Bosetti al posto della sorella Lucia, o punterà sulla voglia di riscatto dell’ex dell’incontro? Certo, il destino per una volta ha lavorato per Villa, che nel weekend si è potuta concentrare sugli allenamenti mentre le avversarie erano impegnate in una dispendiosa (e vittoriosa) trasferta a Urbino. Il resto lo ha detto il coach biancoblu dopo il 3-1 di una settimana fa: «Vorrei che la svolta fosse definitiva, ma purtroppo già altre volte ci siamo illusi. Spero che la presa di coscienza della forza del gruppo ci dia finalmente una mano». Non la dà invece il regolamento «assurdo», come lo ha definito Davide Mazzanti: «È troppo impari, rimette in discussione qualunque risultato e toglie ogni significato alla partita di andata». Comunque vada, chi vince vola a Baku: dal 23 al 25 marzo la capitale azera ospita la final four con il rischio che le due squadre di casa, sconfitte all’andata da Fenerbahce e Kazan, "buchino" lo storico appuntamento.

Norda Foppapedretti Bergamo-MC-Carnaghi Villa Cortese
Bergamo: 2 Nucu, 3 Signorile, 5 Quaranta, 6 Gabbiadini, 7 Diouf, 8 Merlo (L), 9 Di Iulio, 10 Ruseva, 12 Piccinini, 13 Arrighetti, 16 Vasileva, 18 Serena. All. Mazzanti.
Villa C.: 1 Carocci (L), 2 Stufi, 3 Perinelli, 4 Berg, 6 Pavan, 7 Guiggi, 8 Cruz, 9 L.Bosetti, 10 Pincerato, 11 Barborkova, 14 C.Bosetti, 15 Wilson, 17 Puerari (L). All. Abbondanza.
Arbitri: Avelino Azevedo (Portogallo) e Zdravko Hranic (Croazia).
Quarti di finale: Azerrail Baku-Dinamo Kazan mar 28/2 ore 18 (andata 1-3); Fenerbahce Istanbul-Rabita Baku mer 29/2 ore 19.30 (andata 3-0); RC Cannes-Vakifbank Istanbul gio 1/3 ore 20 (andata 0-3).