Campo nomadi, la Lega va all’attacco
Matteo Ciampoli critico sul percorso di legalità proposto ai residenti di via Lazzaretto a Cedrate e sulla decisione di non sfrattare i settanta Sinti gallaratesi
«Quel che il PdL ha iniziato, ora lo finisce il Pd». Matteo Ciampoli della Lega Nord boccia su tutta la linea la gestione del campo nomadi di Gallarate, dove vivono una settantina di Sinti cittadini italiani «Non siamo d’accordo oggi come non eravamo d’accordo allora, eravamo gli unici ad opporsi all’asse PdL-PD. La scelta di oggi non ci stupisce, cercheremo di contrastare nei modi che riterremo opportuni» dice ancora Ciampoli. La Lega Nord aveva contrastato il trasferimento del campo nomadi nell’area di via Lazzaretto, all’estrema periferia di Cedrate, quasi al confine con Cavaria. «Così si continua a discriminare i cittadini gallaratesi, che oltretutto subiranno il salasso delle tasse comunali. I Sinti rimangono cittadini di serie A, a cui si è messa a disposizione un terreno con risorse pubbliche, mentre i gallaratesi sono ormai sono cittadini di serie B». Al di là della scelta politica fatta (allora) dal PdL, la Lega attacca sull’atteggiamento dei Sinti: «Il contratto di permanenza era di un anno e loro non hanno rispettato». Ora il contratto sarà ridefinito non più come concessione ma come locazione (quindi con regole più precise sui pagamenti, i diritti e i doveri dei locatari). Una soluzione che alla Lega non piace comunque.
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