Fondazione Blini, dalla stella di David al tricolore rovesciato
La vetrina della sede di via Volta questa volta espone la bandiera italiana rovesciata in memoria delle vittime delle Foibe, in occasione della Giornata del Ricordo
Come in occasione della scorsa Giornata della Memoria, quando sulla vetrina della Fondazione Blini campeggiò per un giorno la stella ebraica anche oggi, venerdì 10 febbraio, la
Fondazione dedicata ai giovani di Busto celebra il Giorno del Ricordo trasformando le vetrine dei propri uffici di via Alessandro Volta in una sorta di tazebao pubblico. Al posto della Stella di David, è stato scelto di esporre un grande tricolore rovesciato perché, al di là di ogni possibile mistificazione, l’unica vera colpa delle vittime delle Foibe titine (e dei protagonisti dell’esodo giuliano-dalmata) fu quella di essere italiani. Un altro piccolo gesto per tornare a ribadire l’orrore condiviso dalla Fondazione Giovanni Blini e da tutto il suo direttivo nei confronti di qualsivoglia persecuzione razziale (o confessionale che sia), a prescindere dai “numeri” e dagli esiti più o meno cruenti della loro messa in atto.
«Sappiamo bene – scrive in una nota il direttivo della fondazione – che tanto la Storia quanto il presente sono costellati di genocidi e massacri di tale sorta – dalla Vandea al Tibet, passando per il Centro America, il Medio Oriente e l’Africa subequatoriale – e, pur sapendo che occorrerebbe ricordarli tutti senza se e senza ma, perché non possono esistere morti di serie B, abbiamo scelto di porre l’accento sulle due tragedie che hanno toccato il nostro Paese e la nostra quotidianità più da vicino, con il non velato intento di condannare ogni tipo di razzismo e violenza “gratuita” e con la speranza di poter istituire un giorno, anche solo per i “nostri” giovani, un’occasione realmente condivisa e pacificatrice per ricordare tutte le vittime di tali assurdi crimini».
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