I “Giovani alianti” volano lontano dalla Mafia

Undicesima conferenza del progetto nato per volontà dello sportello Scuola Volontariato. Assenti Borsellino e Cavalli, i ragazzi hanno ascoltato le parole del parroco di Scampia

I giovani alianti La tradizionale conferenza conclusiva del progetto “Giovani Alianti”, giunto alla undicesima edizione, si
è tenuta oggi 29 febbraio al Teatro Apollonio di Varese, incentrata sul tema della lotta alla Mafia e della legalità.

Questo progetto, nato dallo Sportello Provinciale Scuola Volontariato di Varese della Prof. Iannacone per diffondere i valori sociali del volontariato, mira a promuovere l’impegno verso i bisognosi da parte degli studenti delle scuole superiori.

L’ edizione di quest’anno  era dedicata a “La memoria come fondamento della cittadinanza”. La scelta della tematica è legata al trentesimo anniversario dell’ omicidio del generale Dalla Chiesa e al
ventesimo dei giudici Falcone e Borsellino: «Oggi più che mai occorre che il loro impegno non solo non sia dimenticato ma sia anche di monito alle nuove generazioni – si legge nel comunicato di presentazione – partendo dalla seguente affermazione di Paolo Borsellino: “I giovani e la mafia? E’ un problema di cultura, non in senso restrittivo e puramente nozionistico ma come insieme di conoscenze che contribuiscono alla crescita delle persone».

Nella mattinata sono stati affrontati i temi della malavita al nord e al sud, grazie anche alla testimonianza
dell’ospite Don Aniello Manganiello, che ha raccontato la sua esperienza di una vita spesa ad aiutare i cittadini di Scampia a uscire dalla morsa della Camorra. «Ho cercato di annunciare il Vangelo della giustizia, della legalità».

Il prete ha affermato che le mafie e la camorra trovano spazio laddove c’è disagio sociale (a Scampia c’è il 75% di disoccupazione)», ma non ha mancatodi lasciare un messaggio di speranza: «Se tutti ci sforziamo di vivere al meglio la nostra realtà, anche se piccola, l’Italia può cambiare e in meglio».

Applausi anche per Salvatore Borsellino e Giulio Cavalli, che purtroppo non hanno potuto essere presenti. Le scuole coinvolte nel progetto, Istituti di Varese e Provincia, il Liceo Scientifico Ferraris, Liceo Artistico Frattini, Il liceo linguistico Manzoni, l’ISIS Daverio e l’IPC Einaudi, l’ISIS Dalla Chiesa di Sesto Calende, unite al Liceo artistico “Medardo Rosso” di Lecco e alI’ISIS “Europa” di Pomigliano d’Arco, hanno presentato con video, lavori in PowerPoint e letture il lavoro svolto nelle ore curriculari ed extracurriculari.
Hanno colpito le performance musicali rap e rock anche unite alla danza e i cortometraggi girati dagli studenti sul tema della oppressione, omertà e reazione, come il cortometraggio realizzato dall’IPC Einaudi “Donne e Mafia: tra complicità e ribellione”.

Nonostante il clima caotico per i moltissimi studenti che hanno riempito il teatro e l’assenza dei due ospiti forse più attesi per l’evento, l’iniziativa ha il merito di aver coinvolto tanti giovani, facendoli riflettere su temi di importanza sociale e spesso poco trattati, quali la legalità e la resistenza la fenomeno mafioso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Febbraio 2012
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