I ragazzi della “Fionda di Davide”, armati di passione
Un gruppo di giovanissimi contro povertà e ingiustizia: vanno nelle scuole, promuovono il commercio equosolidale e feste interculturali, seguono da vicino progetti di sviluppo in Africa. Da domenica la "Fionda" ha anche una sede, frutto di un impegno che ha coinvolto molti amici
Sono in gran parte giovanissimi, insieme portano avanti progetti sociali importanti e riconosciuti, da Casorate Sempione alla Tanzania: da oggi le ragazze e i ragazzi dell’associazione La Fionda di Davide hanno una nuova "casa", una sede nel cuore del paese di Casorate, sulla bella scalinata che sale dalla piazzetta del vecchio municipio al piazzale della chiesa. «Siamo una trentina di ragazzi, dai 18 ai 28 anni» ci spiega Michela Franchini, la presidente dell’associazione (a destra nella foto). Giovanissimi e attivissimi, "armati di una fionda e un sassolino" per fare cose grandi: fanno conoscere il commercio equosolidale (che, oltre ad avere un valore solidale in sé, è anche una forma di autofinanziamento degli altri progetti), sono tra gli organizzatori della "Festa dei popoli" di Casorate, paesino piccolo ma in cui la convivenza con migranti venuti da lontano è realtà ormai consolidata. «E facciamo molta attività formativa nelle scuole: materne, elementari e medie. Ma andiamo anche al Liceo di Gallarate».
Tante iniziative a Casorate e dintorni servono per finanziare i progetti di solidarietà e sviluppo all’estero, in particolare in Tanzania: qui seguono direttamente (anche con qualche viaggio estivo autofinanziato) un progetto dedicato all’educazione professionale. "Adottiamo una classe" è lo slogan che offrono sul volantino. «La scuola professionale – spiega ancora Michela Franchini – fornisce l’istruzione gratuita, ma poi i ragazzi non hanno soldi per pagare l’inizio dell’attività. Così ogni anno noi "adottiamo" i ragazzi che si diplomano e hanno imparato l’arte del falegname, della maglieria e altro». Ogni anno ai ragazzi africani vengono donati i kit per l’avvio della professione: attrezzi per contadini e muratori, macchine tessili per magliaie e sarte, animali e sementi per allevatori e agricoltori.
Ora la associazione – che è nata nel 2005 – può contare anche su una sede, inaugurata domenica mattina alla presenza del parroco don Stefano Venturini e del sindaco Pinuccia Quadrio. Anche i pochi locali della sede raccontano l’entusiasmo e la fiducia di cui godono i ragazzi: «Ci abbiamo lavorato per due anni almeno» spiega Michela, mentre sul muro vengono proiettate le immagini della sistemazione portata avanti a suon di carta vetrata, cazzuola e pennelli. In realtà, al di là del volontariato degli associati, la nuova sede è il frutto del coinvolgimento di una comunità che apprezza le iniziativa portate avanti dalla "Fionda", come dicono qui in modo familiare. «Non abbiamo speso nulla per i lavori degli artigiani: chi è venuto qui – per sistemare i muri, per rifare gli infissi delle finestre – ha lavorato dando il suo tempo in dono. Quasi secondo il principio della banca del tempo. Perché tutti conoscono le iniziative che facciamo». I ragazzi della Fionda di Davide possono essere contattati anche via mail: fiondadidavide[chiocciola]hotmail[punto]it
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