In tempi di crisi, le gite scolastiche si fanno con la solidarietà
Grazie alla generosità delle famiglie è stato costituito un fondo che permette a tutti i ragazzi di fare un'esperienza di scambio all'estero. E nella vostra scuola cosa succede?

Vivono per una settimana ospitati da famiglie del luogo e frequentano una Scuola locale insieme ai ragazzi della loro età scambiandosi esperienze e racconti di vita che lasciano sempre in loro un ricordo indelebile e aiutano a comprendere che è certamente importante mantenere la propria identità nazionale, ma che al tempo stesso, siamo inseriti in una nazione più grande che si chiama Europa che non ci deve far paura ma che anzi deve essere il motore che ci spinge a crescere sempre di più.
Questo ovviamente ha un costo che, soprattutto in questo momento difficile per le famiglie, non tutti si possono permettere.
Proprio per questo motivo, il Consiglio di Istituto nei mesi scorsi ha proposto alle famiglie che iscrivono i loro figli a questi stage e anche alle famiglie che iscrivono i loro figli a quelle che oggi vengono chiamate Lezioni Itineranti (le nostre Gite Scolastiche per intenderci) di versare un contributo VOLONTARIO supplementare alla cifra stabilita affinché si potesse creare un fondo da poter usare per quegli alunni che, pur volendo partecipare a queste iniziative, per problemi puramente economici non avrebbero potuto prenderne parte.
La risposta delle famiglie è stata eccezionale: uno slancio di generosità da parte della quasi totalità dei genitori (la piccola quota mancante è stata donata direttamente dal Dirigente Scolastico Maurizio Tallone) ha permesso al Consiglio di Istituto di finanziare (in parte o totalmente) le quote di quegli alunni che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di partecipare alle iniziative proposte.
Così facendo NESSUNO ha dovuto rinunciare a partecipare a Stage o a Lezioni Itineranti per motivi economici.
Credo che questa iniziativa del Consiglio di Istituto, ma soprattutto la risposta del genitori dell’ISIS di Bisuschio vada sottolineata e resa pubblica perché in questo momento nel quale tutti viviamo un momento di grande difficoltà, essere aperti e disponibili ad aiutare “l’altro” non è così scontato.
Il problema della crisi economica sta mettendo in difficoltà molti studenti. In tante scuole si è rinunciato al soggiorno studi e alcune hanno limitato drasticamente le uscite educative. E nelle vostre scuole cosa è stato deciso? Ci sono altre pratiche di soliderietà come quella dell’Isis di Bisuschio?
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