Inquinamento record, ora servono dati certi
A gennaio a Ferno si sono toccati i 202 microgrammi/metro cubo, il quadruplo del livello di guardia: superati i limiti in un giorno su tre. Il Pd ora va alla carica e chiede un monitoraggio su tutta l'area intorno a Malpensa
Perché l’aria a Ferno, paese qualsiasi della provincia di Varese, è così inquinata? Perché i livelli delle polveri sottili arrivano a superare il quadruplo del livello d’allarme, peggio che nel centro della metropoli di Milano? La domanda se la pongono anche i consiglieri comunali del Partito Democratico della zona del basso Varesotto intorno a Malpensa. «La centralina ARPA di via De Gasperi ha registrato 202µg/mc il 18 gennaio, quattro volte il limite» spiega Alessandro Zoccarato, segretario del Pd di Ferno. `«Se fosse un caso singolo potrebbe essere una eccezione, ma i giorni oltre il limite sono 1 su 3 a gennaio. E la media annuale del 2011 è di 44µg/mc». Un risultato pessimo, nel senso che ormai in provincia di Varese nessuna città – non il capoluogo, non Gallarate e Busto che pure sono più trafficate e densamente abitate – raggiunge livelli simili. «Se si guardano i dati si nota come Ferno abbia un livello di polveri che è sempre più elevato di quello delle altre località, uno "zoccolo duro" che non scompare mai» aggiunge Giacomo Buonanno, consigliere comunale a Lonate Pozzolo. E se la centralina Arpa di via De Gasperi è lontana da grandi assi trafficati, le cause – ragionano qui – devono stare altrove, nel riscaldamento oppure nel grande vicino, quella Malpensa che secondo alcuni è una cattedrale nel deserto e che qui invece si percepisce in pieno.
I democratici chiedono di sapere quali sono le fonti d’inquinamento, chiedono un monitoraggio che già era stato promesso in passato. «Lo scorso anno a marzo l’assessore Bonacina – dice Ilaria Ceriani, segretario del Pd di Samarate – aveva parlato di una campagna di rilevamento con stazioni mobili, con due interventi diversi, uno a settembre e uno a dicembre, per comparare anche i due periodi riscaldamento accesi o spenti. Non sappiamo ancora oggi se i rilevamenti sono stati fatti, non abbiamo più notizia». L’esempio a cui guardare è quello di Casorate Sempione, che ha fato rilevamenti specifici sull’inquinamento atmosferico e ha chiesto una relazione all’ASL, «che segnala gli aumenti di malattie respiratorie e della mortalità». «La situazione a distanza di un anno – dice Walter Girardi, di Lonate Pozzolo – è peggiorata. Serve capire la fonte Malpensa: movimentazione a terra, decolli, atterraggi, traffico veicolare: serve capire l’incidenza percentuale di Malpensa. È arrivato il momento che sindaci, ASL, ARPA facciano analisi e soprattutto diffondano i dati, senza chiuderli in un cassetto». Una richiesta- ricordano- che era venuta anche dai sindaci riuniti nel Consorzio Urbanistico Volontario dei Comuni intorno a Malpensa. «Crediamo che ci sia una grossa responsabilità anche di Malpensa, una grande azienda che sta sul territorio di Ferno al 60%» aggiunge Massimo Regalia, capogruppo di Uniti per Ferno, il centrosinistra del paese. «Abbiamo chiesto di poter rilevare dati ma non ci è mai stato permesso». Lasciando Malpensa e andando dentro ai paesi, si vuole capire anche l’incidenza del riscaldamento a biomasse (più semplicemente: i caminetti) che però potrebbe far sentire i suoi effetti solo d’inverno.
Girardi dice che bisogna capire tutte le fonti legate a Malpensa. E una di queste, non certo secondaria, è quella veicolare, di migliaia di auto e camion che entrano ed escono dallo scalo. «Se i dati sono da imputare ad autoveicoli, la mancanza di un piano dei trasporti regionale incide sui dati del Pm10 a Ferno?» si chiede ancora Zoccarato. I dubbi sono più profondi anche perché ogni anno, lentamente, le infrastrutture stradali si "mangiano" pezzi di territorio, cancellano parte dei boschi che restituiscono ossigeno, offrono nuovi passaggi più veloci. E c’è il dubbio che alla lunga nuove strade creino nuovo traffico, come hanno richiamato quelli del Pd nella discussione – in consiglio comunale a Samarate – sulla nuova strada Statale 341, che servirà la zona del Basso Varesotto ma costituirà anche una nuova strada al servizio di Malpensa. Il Pd si muoverà congiuntamente a Samarate, Ferno e Lonate Pozzolo chiedendo ai sindaci di muoversi concretamente e di ottenere dati precisi da cui partire per l’analisi.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
IlMarty su Un camion in avaria manda in tilt il traffico sulla tangenziale di Varese, automobilisti in coda per ore
Damir Kabilovic su Alessandro Braga presenta a Varese “Verdenero”: un viaggio nelle derive sovraniste
Alessandro Zanzi su Frontale nel Bresciano, muore madre di tre figli, gravemente ferito un 56enne di Varese
Felice su Ciclista aggredito a Monvalle dopo un sorpasso azzardato: “Ho denunciato, chi ha visto mi aiuti"
GianPix su Richiedenti asilo, 1248 accolti nei CAS della provincia: a Varese la metà delle strutture
AF--67 su "L'avventura nell'eccellenza del sistema sanitario lombardo e dell'Asst Valle Olona"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.