Lo svincolo della Pedemontana e la Coop: “Quella zona non è un’area naturalistica”
Coop Lombardia torna a chiedere al Comune di Gallarate di poter costruire nella zona al confine tra Madonna in Campagna e Busto Arsizio: "Per recuperare l'area e renderla fruibile in sicurezza"
Le Coop tornano a chiedere al Comune di Gallarate di poter investire e costruire nella zona al confine con Busto Arsizio: Immobiliare Futura – la società del gruppo che cura i terreni di proprietà nella zona – ha presentato una osservazione al Pgt, lo strumento urbanistico in vigore che l’amministrazione di centrosinistra vuole modificare. E l’osservazione sottolinea lo scarso valore naturalistico della zona, inserita nell’ambito di Riqualificazione Ambientale 1: "La previsione di giungere alla realizzazione di un grande parco urbano, più volte richiamata nel PGT approvato, appare del tutto scollegata dalla realtà dei luoghi" si legge. "L’area a sud della 336 infatti non è un’area naturalistica della quale si possa ragionevolmente auspicare la integrale conservazione e valorizzazione".
E a sostegno della tesi di una zona che sarebbe già compromessa, Coop cita un tema che è dibattuto negli ultimi tempi: il progetto della nuova Statale 341, il "prolungamento" della Pedemontana verso Sud, con opere che la stessa Coop Lombardia considera eccessive. "Oltre un terzo della superficie ricadente nel perimetro della zona è già occupata o lo sarà a breve da opere stradali di tutto rilievo […]. Lo svincolo di via Aleardi in tutta la sua imponenza e sostanziale inutilità incide già ora in modo assolutamente sulla pretesa unitarietà del compendio". Lo svincolo in considerazione, già esistente, è quello tra la superstrada 336 per Malpensa e la Statle del Sempione. Ma ad esso si aggiungerà in futuro un’altra opera ancor più invasiva: l’insieme di connessioni tra Pedemontana, l’esistente superstrada 336 per Malpensa e la nuova Statale 341 verso Samarate-Vanzaghello (foto a sinistra). Per superare ferrovia e Sempione è prevista anche la costruzione di un viadotto di 580 metri (a destra). Resta la preoccupazione per quel che rimane del verde e di quale funzione avrà: per valorizzare la zona Coop pensa appunto che si debba passare proprio da interventi edificatori polifunzionali al confine con Busto, per "salvaguardare una vasta superficie unitaria a verde e fruibile […] in condizioni di maggiore sicurezza". L’ultima proposta di massima presentata prevedeva anche uno stadio e campi sportivi, oltre ad un edificio a torre. Su tutto questo Coop – che nell’osservazione richiama le sentenze del TAR e ricorda anche i danni economici subiti per l’ICI pagata senza poter costruire – chiede un confronto aperto con l’amministrazione.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.