Occupazione, turismo e ambiente nel cuore della “volpe svizzera”
Al Fox Town, sempre più attento allo sviluppo turistico, lavorano mille persone a cui viene applicato un particolare contratto collettivo a cui le aziende devono attenersi
"Il primo di gennaio abbiamo rinnovato per la quarta volta il contratto collettivo. Qui può aprire uno spazio commerciale solo chi rispetta le nostre regole". Con orgoglio Silvio Tarchini e sua figlia Giorgia spiegano come funziona il rapporto di lavoro al Fox Town.
"In questi sedici anni abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con i sindacati. Qui lavorano oltre mille persone di cui i due terzi sono frontalieri. La retribuzione minima è di 3.900 franchi al mese. Abbiamo una commissione paritetica che controlla e verifica l’applicazione delle regole soprattutto rispetto ai tempi di lavoro".
Il rinnovo del nuovo contratto prevede una importante novità. "Abbiamo introdotto quattro settimane aggiuntive alle donne che vanno in maternità – spiega Giorgia Tarchini (nella foto con sua sorella Nadia alla sua destra) -. Ci sono tante lavoratrici e crediamo sia importante avere attenzione alle loro situazioni familiari".
Oltre all’occupazione Fox Town rafforza la propria attenzione al tema del turismo. Lo fa con una serie di accordi e di partnership come quella con Swissminiatur, il Monte Generoso, le funivie di Airolo e il MonteTamaro.
"Crediamo che il turista vada accolto e coccolato perché se conserverà un buon ricordo del nostro territorio ritornerà sicuramente – spiega Silvio Tarchini -. Vogliamo perciò incentivare il nostro impegno verso nuovi mercati quali il Medio Oriente, l’Asia e la Russia perché da lì possono arrivare clienti importanti".
In questa ottica si capisce il perché dell’impegno per la sistemazione di un’importante area sopra Lugano diventata "Resort Collina d’Oro". Dalla famosa struttura "Deutsches Haus", luogo di cura e svago nata agli inizi del Novecento e lasciata per anni all’incuria, nasce una nuova frontiera dell’ospitalità: appartamenti, suite e camere per una vera esperienza di benessere.
A chiudere l’impegno della famiglia Tarchini, la realizzazione di un nuovo autosilo che sorge nei pressi della stazione ferroviaria sulla linea tra Lugano e Varese possibile grazie al collegamento tra Arcisate e Stabio che verrà realizzato nei prossimi anni. "Noi – dice Tarchini – non vogliamo svantaggiare chi sceglie l’auto, ma ci teniamo a incentivare i clienti che sceglieranno i mezzi pubblici".
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