Pd: “Sbloccate i crediti vantati dalle imprese o non si riparte”

I consiglieri regionali del Partito Democratico, Stefano Tosi e Alessandro Alfieri, hanno presentato alla stampa due iniziative per “sbloccare” risorse economiche per far ripartire l'economia

L’economia e il sistema per ripartire hanno bisogno di liquidità. E in un momento in cui di soldi ne girano ben pochi, il patto di stabilità da una parte e il blocco dei crediti vantati dalle pmi appaltatrici di lavori pubblici nei confronti delle amministrazioni pubbliche dall’altra, non favoriscono certamente la ripresa. I consiglieri regionali del Partito Democratico, Stefano Tosi e Alessandro Alfieri, hanno presentato alla stampa due iniziative per “sbloccare” risorse economiche per far ripartire l’economia. La prima è una mozione che verrà presentata a tutti gli enti, indipendentemente dal colore politico («considerato l’interesse generale che sottende la mozione»), che impegni gli amministratori locali a chiedere al Governo la cancellazione dell’obbligo di trasferimento delle disponibilità liquide depositate presso la tesoreria comunale a beneficio della tesoreria unica nazionale; di modificare il patto di stabilità, a partire dall’individuazione delle tipologie di investimenti prioritari che possono essere esclusi dalla disciplina del patto di stabilità interno, come le spese per la messa in sicurezza delle scuole e per le opere idrogeologiche. Inoltre, si chiede di rendere possibile ai comuni l’utilizzo immediato dei residui passivi per immettere risorse in una fase di forte difficoltà. Inoltre la mozione impegnerà i sindaci a trasmettere il documento alla Giunta della Regione Lombardia per chiedere l’ampliamento dello stanziamento per l’applicazione del patto di stabilità regionale almeno in misura simile a quello delle principali regioni del nord; ad incontrare i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio affinché si impegnino per il raggiungimento degli obiettivi sopra riportati. «La tesoreria unica nazionale è un accentramento che rischia di irrigidire il meccanismo – spiega Alessandro Alfieri – . Se il pil deve crescere è necessario far ripartire l’economia ecco perché riteniamo che il patto di stabilità vada allentato e siamo fisuciosi che ciò accada visto che su questo punto c’era stato un segnale positivoe sullo sblocco dei residui passivi c’è un negoziato in corso».

La seconda iniziativa riguarda un accordo che vede tra i firmatari l’Unione delle Camere di Commercio della Lombardia e l’Anci Lombardia (Associazione regionale dei comuni lombardi) e che prevede lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti dei comuni lombardi. L’accordo prevede la costituzione di un fondo rotativo infruttifero, presso uno o più istituti bancari, da utilizzare per la liquidazione dei crediti, scaduti e vantati dalle imprese nei confronti dei comuni, non superiori a 50 mila euro. «Dobbiamo immettere liquidità nel sistema perché la mancanza rischia di bloccare tutto – spiega Stefano Tosi – . L’accordo con Unioncamere Lombardia, per un fondo di dotazione sbloccacrediti che si autolamimenta, va in questa direzione ed è importante che i comuni si impegnino in questo senso. Auspichiamo anche e che il fondo di dotazione per quanto riguarda la Camera di Commercio di Varese sia portato a 100 mila euro come è stato fatto per Milano».

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Pubblicato il 23 Febbraio 2012
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