Sanremo, ultima puntata prima del gran finale con Celentano
Sanremo è arrivato alle battute finali. La quarta serata, consumata ieri senza troppi scossoni, ha deciso chi è il giovane vincitore di Sanremo Giovani e chi saranno i 12 finalisti tra i big
Sanremo è arrivato alle battute finali. La quarta serata, consumata ieri senza troppi scossoni, ha deciso chi è il giovane vincitore di Sanremo Giovani e chi saranno i 12 finalisti tra i big.
Per quanto riguarda questi ultimi, dopo un caotico sistema di esclusioni e ripescaggi che ha coinvolto giurie demoscopiche, golden share orchestrali, televoti e bronci dei cantanti, alla fine è stato decretato chi alla finale di Sanremo non ci va per davvero: i Matia Bazar e Chiara Civello, cioè un gruppo ormai non più nè giovane ne vecchio e una cantante che tutti dicono di fama internazionale ma perfettamente sconosciuta in Italia. Gente, cioè, che con il televoto parte già sfavorita.
A giocarsi la finale ci saranno perciò innanzitutto gli artisti di Amici, che i sostenitori da televoto ce li hanno nel dna, e personaggi popolarissimi, che hanno fan di tutte le età: tant’è vero che le canzoni che hanno più probabilità di salire sul podio sono innanzitutto quelle di
Alle loro canzoni si affianca, soprattutto da ieri sera, “Respirare”, il brano dei ripescati Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, dove anche qui il traino principale è rappresentato dalla popolarità di massa del cantante partenopeo, e non dalla controversa signora del rock italiano. La strana coppia, che iericome tutti gli altri doveva presentarsi in un duetto, ne ha approfittato per far riarrangiare a Mario Fargetta il loro pezzo “Respirare”: ne è venuta fuori una cosa decisamente più moderna e più ascoltabile, pronta per piacere anche ai più giovani.
Tra gli altri duetti non ci sono da registrare guizzi particolari: belle voci che non cambiano le sorti della canzone – come quelle di Peppe Servillo degli Avion Travel che si è esibito con Eugenio Finardi nella sua bella “E tu lo chiami Dio” o quella della sedicenne Francesca Michielin, l’ultima vincitrice di XFactor, che ha duettato con il suo misto di timidezza e grinta con Chiara Civello, senza però aggiungere particolare carattere al brano – o fini interpretazioni di contorno come quella di Paolo Rossi con Samuele Bersani o di Platinette con i Matia Bazar. Gli unici duetti davvero attesi si sono rivelati quello tutto legato ad Amici, tra Emma e Alessandra Amoroso (in rete impietosamente chiamate “sciampiste”, ma tant’è…) e quello tra Arisa e il cantante dei La Cruz, Mauro Ermanno Giovanardi: forse l’unica interpretazione – fatta salva la piacevole baracconata messa in campo da Fargetta – che abbia dato una luce nuova ad una canzone bellissima, “La Notte”, con un testo commovente, che nella confusione rischiava di passare inosservata.
Intanto, a contorno della trasmissione, passavano farfalle ballerine disabili (Simona Atzori, che balla meravigliosamente senza braccia, purtroppo relegata a un cameo iniziale con Daniel Ezralow) belle ragazze del tempo che fu (La sempre simpatica Sabrina Ferilli), attor comici molto di moda che hanno divertito il teatro Ariston con battute tanto di vecchia tacca che non potevano nemmeno essere state copiate da twitter (Alessandro Siani, delizioso coprotagonista con Claudio Bisio di “Benvenuti al sud” ma comico imbarazzante sul palco dell’Ariston), giovani radunati in boy band con la frangetta, per cui le ragazzine andavano in visibilio mentre noi poveri adulti manco sapevamo chi fossero.
Questi ultimi erano gli “One direction”, arrivavano da XFactor Gran Bretagna e sono diventati un fenomeno aggiudicandosi la classifica dei singoli nel loro paese. Adorati dalle ragazzine fuori dal teatro, hanno in qualche modo “dettato la linea” anche di Sanremo giovani: a vincere la tenzone tra quattro contendenti è stato infatti un ragazzo “dal loro stile”, Alessandro Casillo. Reduce da “Io Canto” il talent show per cantanti bambini dove si era classificato secondo, il ragazzo mostrava la stessa loro frangetta e subiva gli stessi attacchi dalle ragazzine, mentre i soliti adulti manco sapevano che era un cantante conosciuto.
Tralasciando la conduzione di Morandi, che si è rivelata come quella dell’anno scorso – improbabile e ingenua ma, non si sa perchè, alla fine efficente – si può incominciare a giudicare la performance di Rocco Papaleo, che ieri sera ha avuto momenti persino poetici ("se indichi col dito la luna allo stolto, quello guarda solamente l’indice. D’ascolto"), ha creato tormentoni senza nemmeno una parolaccia (“alza lo share, abbassa lo spread”) e sta uscendo fuori bene da quel campo minato piazzato per lui, come per tutti i malcapitati conduttori, sul palco dell’Ariston. la bella (?) Ivana "Ivanka" Mrazova è invece pressocchè inesistente: noi continuiamo, malgrado tutto, a rimpiangere amaramente Belen.
Stasera però, per il gran finale, non ce n’è più per nessuno: Adriano Celentano ha promesso che tornerà, lo ha annunciato a fine serata Gianni Morandi. Insieme a lui come ospiti sono previsti anche Geppi Cucciari e i Cranberries: ce n’è abbastanza per immaginare che non si andrà a dormire fino all’una di notte. “Lo aspettiamo a braccia aperte” ha commentato la notizia, con un un atteggiamento divinamente sconsolato, Papaleo. E noi siamo tutti con lui.
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