Sassuolo, la cenerentola vuole diventare grande

È neroverde e targata Mapei la sorpresa di questa prima parte di stagione in serie B. Il Sassuolo reduce da una stagione poco felice è ripartito cambiando molto, ma non troppo. L’ambizioso e facoltoso patron Squinzi ha scelto il giovane Fulvio Pea per guidare la squadra: dopo i successi con le formazioni Primavera di Inter e Sampdoria, la prima panchina che conta si sta rilevando ricca di soddisfazioni per il 45enne mister di Casalpusterlengo. Primo posto (virtuale ma non troppo per via dei tanti recuperi in calendario, l’unica che potrebbe sorpassare i modenesi è il Pescara di Zeman) a quota 53 punti in coabitazione col Torino, grazie a 15 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte, bel gioco, gol spettacolari e una campagna di rafforzamento invernale che ha portato al club sponsorizzato Mapei Missiroli, Troianello e Gazzola, nomi magari non di richiamo per le grosse piazze, ma l’ideale per far bene in serie B. In casa il Sassuolo ha vinto 8 partite, ne ha pareggiate 3 e ne ha perse 2, segnando 20 gol e prendendone solo 10.

L’andata al Franco Ossola finì con la vittoria dei neroverdi per 1-0. A punire il Varese allora guidato ancora – per l’ultima volta – da Carbone fu quello che col passare delle giornate si è rivelato la vera stella di questa squadra: Gianluca Sansone: classe 1987, lo scorso anno a Frosinone, è letteralmente esploso in questo scorcio di campionato mettendo a segno 16 reti, alcune favolose. Con lui in avanti l’altra stellina, il 19enne Boakye, ghanese cresciuto nel Genoa, che si alterna nel ruolo con l’ex Piacenza Marchi, con l’esperto Bruno e con Masucci (infortunato). Dietro il fortino (solo 18 gol presi finora) è retto da Pomini, ex riserva del portiere del Varese Bressan, da due stagioni e mezza titolare dei modenesi. In difesa l’esperienza di Bianco e Piccioni (al rientro col Varese) è unita alla fisicità di Terranova, Marzoratti e Donazzan. A centrocampo sulle corsie laterali Gazzola e Longhi garantiscono equilibrio tra spinta e copertura (Consolini l’alternativa difensiva, Troianello o Bianchi quella per offendere), mentre al centro Magnanelli fa il metronomo e l’australiano Valeri e il giovane ghanese Cofie ci mettono grinta e corsa, mentre a Missiroli è affidato il compito di inventare: Troiano, Troianello, il giovane Laribi e Bianchi, anch’egli pescato a Piacenza, sono le validissime alternative a disposizione di Pea.

Il giovane mister dei modenesi è un fautore della difesa a 3, alla quale non rinuncia (quasi) mai: col Varese tornerà a disposizione capitan Piccioni, che potrebbe essere schierato al centro dando un turno di riposo a uno tra Marzoratti e Bianco, con Terranova (che ha pure il vizio del gol) a completare il trio. Il centrocampo a 5 è schierato con due terzini sulle fasce, abili però anche ad attaccare: Gazzola si è integrato alla perfezione negli schemi di Pea, mentre Longhi dall’altra parte è una certezza. In caso il mister voglia aumentare il peso in attacco, sono pronti Troianello e Bianchi, abili a saltare l’uomo e pericolosi in fase di finalizzazione. In mezzo Magnanelli fa il regista classico: da sei stagioni al Sassuolo, è ormai una bandiera che sta vivendo la sua stagione migliore in Emilia. Con lui Pea schiera un uomo di rottura a scelta tra Cofie (’91 scuola Genoa) e Valeri, 27enne nazionale australiano. Il quinto uomo del centrocampo è Missiroli, arrivato a inizio gennaio dalla Reggina dopo essere stato lo scorso anno in serie A a Cagliari e aver dimostrato di poterci stare alla grande nella massima serie. In avanti la velocità e l’estro di Sansone (letale su calcio da fermo) si integra alla grande con Marchi, Boakye o Bruno, tre attaccanti con caratteristiche diverse, ma tutti abili sia in zona gol che in appoggio. Un puzzle che in questa prima parte di campionato è parso perfetto: tutto è filato liscio come l’olio a Pea e ai suoi ragazzi. A Varese sperano che il giochino prima o poi si inceppi.

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Pubblicato il 17 Febbraio 2012