Studenti uniti contro le mafie da nord a sud con “Giovani Alianti”
Grazie ad un collegamento via web gli studenti dell'Isis Newton hanno incontrato i loro colleghi campani dell'istituto Europa di Pomigliano d'Arco. I ragazzi hanno scambiato le loro esperienze sul tema legalità e mafie
Due scuole che si parlano via Skype e si scambiano le proprie esperienze in termini di lotta all’illegalità e alle mafie. Una sta al sud, è l’Isis Europa di Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli, dove l’emergenza legalità è un fenomeno che accompagna gli studenti tutti i giorni a scuola, per strada e, a volte, anche in casa. L’altra sta nel profondo nord, ed è l’Isis Newton di Varese dove i fenomeni mafiosi non sono più qualcosa di lontano e sconosciuto ma, sempre più spesso, nelle cronache dei giornali che riportano di una diffusione criminale che mai si era registrata prima nelle terre del nord-Italia. In comune c’è la voglia di spiccare il volo con il progetto Giovani Alianti coordinato dalla professoressa Lella Iannacone che quest’anno ha puntato proprio sul tema delle mafie e della loro presenza sempre più pervasiva nella società italiana.
Per questo mercoledì scorso (8 febbraio) le due realtà, così diverse e così uguali, si sono incontrate grazie alle nuove tecnologie offerte dalla connessione via internet. I ragazzi di Pomigliano, insieme alle professoresse Maria De Falco e Giovanna Fascì, hanno portato alla conferenza via web il presidente della locale associazione antiracket Salvatore Cantone mentre gli studenti di Varese hanno invitato la referente di Libera Varese Ilaria Ramoni. I due ospiti hano dato il loro contributo raccontando quanto siano importanti queste realtà nei rispettivi territori. Cantone ha raccontato sia il lato oscuro della realtà campana con percentuali di pizzo che fanno rabbrividire, un commerciante su quattro lo paga alla camorra, ma ha voluto raccontare anche la felice esperienza di Ercolano, grosso centro alla periferia di Napoli, dove 25 commercianti si sono uniti per dire no alle estorsioni da parte dei clan camorristici ribaltando una logica che sembrava ormai destinata all’immutabilità.
I ragazzi, invece, si sono confrontati relazionando le loro esperienze. I ragazzi di Pomigliano hanno esposto i risultati della loro indagine tra studenti e cittadini sulla percezione di legalità diffusa nel loro territorio con risultati inaspettati. I loro colleghi di Varese hanno letto la loro relazione in seguito agli incontri organizzati durante le settimane precedenti incentrato sui fenomeni mafiosi nel territorio varesino e lombardo, fornendo dati su reati ambientali, arresti e condanne di mafia, conoscenza del fenomeno mafioso tra gli adulti.
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