Subito un riparo per i senzatetto
Associazioni e comunità straniere saranno impegnate con il Comunenella gestione della struttura provvisoria, allestita in Via degli Aceri, al confine con Cardano al Campo. "Ma l'obbiettivo resta una vera casa d'accoglienza"
Una soluzione subito per aiutare chi dorme in strada a passare l’inverno, poi – in futuro – una "casa d’accoglienza" che abbia alle spalle un progetto complessivo: così si muovono il Comune e la società civile di Gallarate, di fronte alle temperature rigidissime regstrate in questi giorni e ai casi drammatici già registrati a Varese e in Brianza.
Con l’abbassamento ulteriore della temperatura, anche la stazione ferroviaria, riparo per diversi homeless in circostanze critiche, è diventata troppo fredda. Il grido d’allarme lanciato dai bisognosi è stato raccolto questa mattina dagli operatori Caritas che hanno fatto scattare la corsa ai ripari: hanno risposto all’appello da un lato i servizi sociali del Comune e la Polizia Locale dall’altro tutta la rete associativa cittadina. È stata, così, predisposta una quindicina di posti letto nella sede della Protezione Civile in via Degli Aceri: volontari Caritas faranno visita alla stazione per comunicare agli interessati l’opportunità di trascorrere la notte al caldo.
Impegni sul campo – specie per quanto concerne la sorveglianza, ruolo di coordinamento e definizione della squadra (altri soggetti del volontariato potrebbero aggiungersi nelle prossime ore) – sono in via di definizione ma è certo che già martedì sera l’iniziativa sarà operativa. Nella gestione e nell’organizzazione sono coinvolti Protezione Civile, Exodus, Croce Rossa Italiana, Parco del Ticino, Acli ma anche la sezione gallaratese dell’Associazione Pakistani Varesini sezione Gallarate e la Comunità Musulmana locale. «L’obiettivo – afferma l’assessore ai Servizi Sociali, Margherita Silvestrini – è la realizzazione in città di una vera e propria casa d’accoglienza. Nel frattempo, non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle pressanti richieste d’aiuto che ci arrivano da chi, in questi giorni, dorme all’addiaccio o quasi. Ringrazio tutti coloro che, in tempi brevissimi, hanno garantito il proprio impegno e incoraggio le realtà che volessero partecipare a farsi avanti contattando enti e associazioni già al lavoro».
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