Addio a Franco Mancini, portiere di Zemanlandia amante del reggae

Se ne è andato a 43 anni. In silenzio, nella sua casa di Pescara, dove aveva seguito il suo mentore. Il mondo del calcio piange Franco Mancini, ex portiere di Foggia, Lazio, Napoli e tante altre squadre. Materano di origine, ha raggiunto la notorietà e la svolta della sua carriera a Foggia con Zdenek Zeman, l’allenatore boemo che con i rossoneri pugliesi visse stagioni magiche. A difendere i pali di quella squadra c’era lui, Franco Mancini: piccolo di statura (raggiungeva il metro e 75 centimetri), ma esplosivo tra i pali e fortissimo con i piedi, uno dei primi portieri a saper giocare a pallone nel vero senso del termine. Considerato un "orso" fuori dal campo per la sua indole taciturna e solitaria, sul terreno di gioco si trasformava e diventava un vero esempio ed una guida per i compagni di squadra. Aveva deciso finita la carriera da giocatore di intraprendere quella da allenatore, prima con l’ex compagno di squadra Bucaro a Manfredonia, poi con il tecnico boemo a Pescara, dove faceva il preparatore dei portieri, con ottimi risultati, vista la stagione eccezionale che sta vivendo l’ex Pro Patria Anania. Un infarto se l’è portato via nella serata di venerdì 30 marzo: tutti lo ricorderanno con quegli occhi spiritati e quei capelli lunghi un po’ scomposti, portiere ideale di Zemanlandia. Ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio ci sarà la musica dell’amato Bob Marley, suo idolo indiscusso, del quale era anche collezionista tra i più forniti d’Italia e del mondo. Riposi in pace, a ritmo di reggae.