Bignasca minaccia ritorsioni. Sette azioni contro frontalieri e “padroncini”
La Lega dei Ticinesi promette battaglia contro l'aumento del numero dei lavoratori italiani arrivati a quota 54mila
La minaccia di ritorsioni sui lavoratori italiani, da parte della Lega dei Ticinesi, accompagna ormai ogni bollettino di statistica sul numero dei frontalieri. Gli occupati italiani in Ticino infatti crescono di mese in mese, nonostante la crisi e nell’ultima rilevazione la quota è arrivata a 54mila. Manodopera richiesta dal vicino Cantone che non piace però ai politici della destra locale, quelli di "Bala i ratt" ma anche e soprattutto del partito di punta e al governo, la Lega dei Ticinesi. «La situazione in Ticino è ormai drammatica – dice il post di oggi del Mattino, il sito ufficiale del partito di Bignasca -. Troppi sono i disoccupati, troppa la pressione sulle aziende obbligate ad abbassare i costi (soprattutto quelli del personale), troppa la concorrenza delle ditte italiane e dei lavoratori frontalieri, che godono di un regime fiscale vantaggioso e di un relativamente basso costo della vita. Finalmente anche i partiti storici riconoscono un problema, che fino a pochi mesi fa erano impegnati a nascondere, solo per non dar ragione alla LEGA dei Ticinesi. A quota 54’000 è arrivato il momento delle misure forti ed urgenti». E questa misure urgenti minacciate dalla Lega sono sette: «1) ISPETTORI: aumentare il numero di ispettori per controllare le condizioni di lavoro. E bloccare alla frontiera gli artigiani e i "padroncini" che varcano il confine per lavorare in nero. 2) APPALTI: licenze e appalti pubblici concessi in base al numero di residenti impiegati. 3) ENTI PUBBLICI: basta frontalieri negli enti pubblici (USI, SUSPI, RSI, Ente ospedaliero… Se proprio, dopo aver verificato l’assenza di residenti disponibili, bisogna assumere personale non residente, lo si assuma con il permesso B. 4) IMPOSTA ALLA FONTE: aumentare l’aliquota dell’imposta alla fonte. Ridurre i Ristorni all’Italia al 12.5%! 5) TRASPARENZA: pubblicare online il numero dei dipendenti totali e dei frontalieri di ogni azienda. 6) SGRAVI: sgravi fiscali per le aziende che assumono giovani ticinesi. 7) PERMESSI: dal 31 Marzo l’ufficio permessi può emanare solo PERMESSI B. Basta con i permessi G!».
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