Busto patrimonio dell’Unesco per il cinema? Farioli ci prova

L'idea è stata discussa dal sindaco Gigi Farioli e da Lola Poggi Goujon, segretario generale del (Consiglio internazionale del Cinema, televisione e della Comunicazione audiovisiva) dell'Unesco

Busto patrimonio dell’Unesco per il cinema? L’idea è stata discussa dal sindaco Gigi Farioli e da Lola Poggi Goujon, segretario generale del CICT (Consiglio internazionale del Cinema, televisione e della Comunicazione audiovisiva) – Unesco, in città per il Baff, scelto come tappa europea dell’ United Nations Film Festival "Sign of Changes”, nato nel 2011 dalla collaborazione tra il comitato italiano del CICT–UNESCO, OCCAM (l’Osservatorio sulla Comunicazione culturale e audiovisiva, formalmente affiliato alle Nazioni Unite) e United Nations Association Film Festival.
Accompagnata da Vittorio Giacci, Alberto Armiraglio e Gabriele Tosi, la signora si è complimentata per l’alto livello culturale e artistico del festival, per il tema scelto quest’anno quale filo conduttore della manifestazione e per il grande lavoro svolto in Città per la valorizzazione del cinema, a suo parere vero «strumento di cultura universale accessibile a tutti».
Il festival rappresenta dunque una realtà ormai consolidata, che potrebbe portare alla Città il riconoscimento di Città d’Arte per il Cinema riconosciuta dall’UNESCO, o in alternativa, Città d’Arte per il Cinema riconosciuta dal CICT–UNESCO.
Un’ ”etichetta” che potrebbe dare visibilità e credibilità internazionale al festival e alla città che nel festival ha creduto e ha investito in questi dieci anni.
«Sarebbe la consacrazione di una realtà che non sempre viene considerata per il suo valore», ha osservato Farioli, già pronto, insieme ai vertici del BAFF, ad avviare l’iter per ottenere l’importante riconoscimento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Marzo 2012
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